comportamento inadeguato a scuola

Buongiorno dottore,sono la mamma di un bambino di 6 anni che ci sta facendo molto preoccupare.Anamnesi:all'età di quasi tre anni nasce la sorellina(piena estate) e a settembre inizia la scuola materna.Soffre molto la separazione da me(mamma),piange tanto a scuola e si "lagna" per qualunque cosa.Ha trovato delle maestre molto anaffettive,che lo hanno sempre respinto ed hanno sempre evidenziato le sue "malefatte" e mai premiato i suoi "successi". Dopo un percorso con la pedagogista della scuola materna, F. ha seguito un percorso di psicomotricità,ha imparato (?) a gestire la rabbia che aveva e che a scuola non riusciva e non gli era permesso esprimerein nessun modo ,concludendo positivamente il percoreso.
Ora,in prima elementare,le insegnanti ci hanno chiamato a colloquio descrivendoci una situazione tragica che non sanno più come gestire.F. non sta seduto se non per poco tempo,si arrabbia senza una apparente ragione,scappa dalla classe,disturba le lezioni,ha addirittura mostrato aggressività verso le insegnanti....Vogliono una diagnosi della NPI,non sanno più controllarlo...Noi non sappiamo più cosa fare.Abbiamo preso appuntamento con uno psicologo infantile( su consiglio di un amico psichiatra che ci haconsigliato di evitare di immettere il bambino nel circuito della neuropsichiatria e delle mille diagnosi che sono di moda oggi).Crede che siamo nel "giusto"?oppure ritiene necessario che lo veda da subito un neuropsichiatra?Non ha problemicognitivi e all'esterno dell'ambito scolastico è un bambino "normale" e adeguato.
grazie dell'attenzione.
Sonia

Credo sia saggio seguire il

Credo sia saggio seguire il consiglio del vostro amico psichiatra, che evidentemente conosce i npi della vostra zona. Il bimbo con voi o in altri ambiti extrascolastici veramente non ha problemi di comportamento? I "bambini che devastano le scuole", come li ho chiamati, di solito vengono da situazioni un po' complicate che richiedono un intervento complesso compreso un intervento familiare. Comunque di solito l'importante è "resistere, resistere, resistere" cercando di salvare capra e cavoli in attesa che il bambino, maturando, superi tali comportamenti. Spesso ci vogliono anni.
Cordialmente
drGBenedetti

Buongiorno

Buongiorno dottore,innanzitutto la ringrazio per la risposta e l'attenzione.La aggiorno sugli ultimi sviluppi.Dopo un secondo colloquio con le maestre,abbiamo avuto conferma del peggioramento della situazione rispetto al primo colloquio.Le insegnanti si dicono assolutamente impotenti di fronte ad una situazione come questa,non hanno più risorse e strumenti che funzionino.Anche a casa,dopo che il bambino ha saputop del nostro colloquio, la situazione è molto più tesa.Lui è più nervoso,sicuramente si sente nel mirino di tutti ed è consapevole del fatto che si stiano muovendo una serie di cose attorno a lui.D'altra parte anche io e mio marito,essendo molto preoccupati,sicuramente gli trasmettiamo anche la nostra ansia (la mia,in particolare...).Lei crede che la terapia strategica breve possa essere efficace ( magari parallelamente ad un percorso terapeutico Più "tradizionale" che coinvolga anche noi genitori,volto anche alla verifica o ricerca di qualcosa di disfunzionale o inappropriato ai bisogni di F.)in una situazione come questa? In questo momento avvertiamo come molto forte la pressione delle insegnanti,e vorremmo capire se ci fosse qualche terapia "veloce" perlomeno nel placare la sintomatologia per rendere la vita a scuola più gestibile ( ed una terapia,invece,volta alla ricerca dell'origine di questo malessere,e al suo reale superamento).Non si può dare per perso un bambino di appena sei anni,o no?!!Ovviemente,noi resistiamo,resistiamo,resistiamo ( se ci fosse una maggiore collaborazione,poi,sarebbe anche meglio.per tutti.)
Grazie ancora
S.P.

ciao sonia sono una mamma come te...

Ciao Sonia, non sono un medico, ma una mamma come te che per certi versi e suo malgrado ha dovuto "specializzarsi" in problemi come il tuo.
Il problema che vivi è tra i più insopportabili e frustranti, in quanto come espresso eccellentemente dal Dott. Benedetti in un suo intervento in merito "Appunti per una conferenza su bambini difficili a scuola...." l'auspicata collaborazione che dovrebbe esserci tra le parti scuola/famiglia è quasi sempre un utopia.
La scuola, in genere, tende ad annientare bambini come i nostri in quanto anche se da parte dei genitori viene offerta la massima collaborazione a lavorare insieme per il bene comune, offrendo anche e a proprie spese consulenze alla scuola, al fine di fronteggiare e soprattutto prevenire determinati meccanismi, la risposta è quasi sempre negativa in quanto presumo sia molto più semplice, da parte loro, eliminare il problema alla radice per continuare a limitare le proprie competenze ad un mero programma ministeriale...
Insomma a scuola si insegna e si impara, ma non si cresce...
Non entro nel merito della mia battaglia(persa, sono stata costretta a cambiarlo repentinamente di scuola all'inizio del secondo quadrimestre), ma scrivo solo ed unicamente per offrirti un sostegno morale in quanto so, con cognizione di causa, essere necessario per aiutare ad un genitore che vive questa realtà. Purtroppo di veloce non esiste nulla in casi come questi, ma fondamentale è sapere che la soluzione comunque esiste e che la "resistenza" a cui fa cenno il Dottore riguarda soprattutto questo aspetto del problema.
Bisogna che tu e tuo marito siate un unicum e che il bambino senta questa sicurezza intorno a se in quanto il disagio che prova potrebbe altrimenti acuirsi e confonderlo ulteriormente.
Cercare di trovare la strada giusta è difficile, ma alla fine non è così irrealizzabile il sogno di vedere un figlio crescere sereno e "normale".
Abbiamo consultato tante persone, siamo stati costretti a lavorare su di noi sulla gestione del quotidiano(atteggiamenti, regole, comportamenti) e a fare terapie varie(a scuola e nel privato come gruppo famiglia ed individuali con il bambino) prima di notare i primi risultati.
Nel frattempo sono trascorsi circa 4/5 anni ;-) ...non deprimerti!
La strada è in salita, ma ti garantisco che quando avrete raggiunto certi obbiettivi, vi sentirete dei bravi genitori.

In bocca al lupo e soprattutto un abbraccio a tuo figlio.

Mi accorgo che non avevo

Mi accorgo che non avevo risposto all'ultima replica, e me ne scuso. Mi sembra che l'intervento di rossnav sia una risposta esauriente e condivisibile e mi felicito con loro che hanno potuto resistere e affrontare la situazione e il peggio sembra passato.
Cordialmente
drGBenedetti

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