Richiesta di consulto per bambino problematico

Ricevo: Buongiorno dott. Benedetti.

Mi scuso per il distrubo.
Mi chiamo .... sono di ... ed ho avuto il suo nome da un suo collega in un consulto on line su ...

Ho un bimbo di 5 anni (ne compirà 6 a Natale) che è stato etichettato come bambino problematico alla scuola materna.

Fino ai tre anni ha avuto uno sviluppo direi nella norma, anzi: nel linguaggio decisamente precoce. Con la nascita del fratello e l'ingresso alla materna le cose sono molto peggiorate. Ha avuto problemi di evacuazione, con stipsi, ragade anale e encopresi a scuola, oramai risolti. All'asilo secondo me non è stato molto aiutato.
Tende a non essere attento, come se fosse assente; ha difficoltà non nel linguaggio ma nell'espressione dei concetti (nel senso che spesso si impappina nel parlare oppure usa termini non precisi, creando così qualche difficoltà di comprensione, che lo mette molto a disagio coi coetanei).
Soffre di convulsioni febbrili semplici, come altri cugini nella famiglia del padre. Ha fatto EEG sonno/veglia con esito negativo.

Ha un fratellino di due anni di cui è molto geloso e io e il padre siamo in separazione, non troppo conflittuale, ....

Ho fatto visita npi all'ASL ..., non sono emersi grossi problemi. E'stato visto da una logopedista che ha parlato di scarsa varietà di vocaboli ma con nessun problema di base nell'articolazione delle parole. Sta facendo un percorso con una psicomotricista, e dal punto di vista grafo-motorio è migliorato e sembra che non avrà problemi all'ingresso della scuola primaria. Ma le insegnati continuano a farmi presente che verrà sicuramente segnalato alla primaria del plesso in quanto per loro non è in grado di avere una carriera scolastica senza intoppi. La pedagogista della scuola mi ha detto che è un bimbo insicuro e perfezionista, e che è bene aiutarlo con il linguaggio, leggendogli, facendolo parlare, ascoltandolo. Tutte cose che cerco di fare.
Mi prospettano problemi in seconda o terza elementare, anche se mi pare prematuro. Ieri all'ultimo colloquio le maestre hanno sollecitato una nuova valutazione neuropsichiatrica.

I tempi per una nuova visita npi all'Asl sono piuttosto lunghi. I vari specialisti hanno dato pareri di problemi non gravi, ma nessuno ha dato delle indicazioni tali da poter fare una eventuale diagnosi o per indirizzarci verso delle attività mirate che possano aiutarlo a migliorare. Mi è stato detto di farlo stare molto coi coetanei, ma purtroppo l'unico bimbo con cui lega un po' di più tende a dominarlo fisicamente e lui di conseguenza si chiude, preferendo giocare da solo. So che all'asilo è stato anche rimproverato per questo, perché si difende e naturalmente poi rimproverano e puniscono entrambi. Ma mio figlio non è aggressivo, lo noto continuamente, semplicemente si difende quando attaccato. E questi attacchi lo portano a chiudersi a
Mi consigliano anche dello sport, ma anche in questo campo non ho idea di quale possa essere uno sport adatto. Escludo assolutamente il calcio e affini, in quanto purtroppo caricati di uno spirito fin troppo agonistico che dubito gli possa essere utile. Ha bisogno di empatia, di sostegno, anche se non fosse un bravo sportivo nella pratica.

La ringrazio per avermi letto.

Cordialmente

Gentile signora,

Gentile signora,
posso dire subito che resto un po' stupito, ma non troppo, dal divario di pareri fra gli specialisti che avete consultato che parlano di problemi non gravi e maestre e pedagogista della scuola materna che prospettano addirittura difficoltà con due o tre anni di anticipo (?!?).
Fermo restando che il giudizio degli insegnanti è spesso molto importante, devo dire che qualche volta gli insegnanti, un po' in tutti gli ordini di scuole, entrano in ansia per bambini con cui l'esperienza non è stata delle più positive, che stanno per passare al ciclo successivo, come se dopo di loro il diluvio.
Probabilmente in questi casi scattano ansie e paure anche negli insegnanti, che a volte deformano il quadro.
In realtà spesso questi bambini nel ciclo successivo trovano molto meno problemi di quanto era stato preconizzato e fanno esperienze molto più positive.
L'esperienza della scuola materna sembra sia stata travagliata e faticosa per suo figlio, speriamo che succeda così anche per lui.

Cordialmente
dr GBenedetti

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