Una mamma scrive che a suo figlio di sei anni e mezzo hanno diagnosticato un ‘disturbo pervasivo dello sviluppo NAS (non altrimenti specificato)’. E’ seguito con TCC (terapia cognitivo comportamentale), logopedia e avrà il sostegno scolastico a scuola. Riferisce che un test cognitivo rivela un livello normale, cerca i bambini ma ha difficoltà a giocare se non conosce già il gioco. E’ un po’ ripetitivo nel parlare, ma non ossessivo.
Chiede se, curato bene, potrà diventare un bambino come gli altri...

Una mamma mi scrive:

> Gentili dottori sono la mamma di un bambino nato con ben due malattie rare ... :
>. Come è ovvio sin
> dalla nascita è stato a lungo oggetto di interventi chirurgici e prolungate
> ospedalizzazioni che tuttavia non sembrano aver inciso troppo negativamente
> sul QI...
> E' portatore di spina bifida e dunque è incontinente/stitico ... per cui porta ancora il pannolino.
> Ovviamente la situazione non è facile: il bambino ... ha problemi a relazionarsi con gli altri ed a gestire le
> frustrazioni. Presenta inoltre delle vere e proprie crisi di opposizione

Una ragazza mi scrive:

Su Medicitalia si può scorrere una vicenda indicativa dei labirinti in cui i pazienti possono precipitare, col dubbio che i metodi psichiatrici attuali facilitino a volte il perdercisi dentro più che l'uscirne.

Una mamma mi sottopone la situazione "atipica"del suo bimbo di 12 mesi.
Nato a termine con cesareo d'urgenza per distacco di placenta in fase espulsiva, Apgar 5-8 , leggera ipossia risolta con 30 secondi di ossigeno libero. Misure alla nascita: peso 3.4 kg, lunghezza cm 49, cc 37
Non ha presentato problemi, fin dalla nascita e' stato un bimbo sereno e tranquillo e nessun problema di cibo o nanna.
seduto senza appoggio dai 6 mesi, lallazione avviata a 6 mesi e mezzo

Una signora mi scrive che il figlio è in cura da vari anni con neurolettici e antipsicotici per un disturbo dissociativo paranoide con allucinazioni uditive curato con vari farmaci antipsicotici tipici e atipici, stabilizzanti e ansiolitici che però sono stati cambiati varie volte per l'insorgenza di disturbi oculari, tipo ammiccamento e difficoltà ad aprire le palpebre, che dura tuttora.

Una mamma, di fronte al ritardo del linguaggio del proprio bambino, esprime ansie e timori che possa trattarsi di autismo.
In particolare: "a quasi 20 mesi non indica con la mano ciò che gli interessa o che vuole (al limite ci prende per mano e ci porta presso l'oggetto e fa capire che lo vuole)
a volte sembra "sordo" e non risponde ai richiami, soprattutto se impegnato a fare qualche cosa.
A me riesce difficile guardarlo negli occhi. E' sempre sfuggente, in movimento. A volte mi chiedo come fa ad imparare se non ci ascolta o non guarda mentre parliamo...

Una mamma mi scrive:
Egregio dott. Benedetti,