bambino 25 mesi bilingue

Salve dott. Benedetti, le chiedo un consulto per il mio bambino di 25 mesi.

Premetto che, fino alla settimana scorsa io non mi sono accorta di alcun
problema tranne di un ritardo nel linguaggio che ho sempre attribuito al fatto
che, da quando è nato, viene sottoposto (per mia scelta) all’ascolto di una
seconda lingua, .... Nessuno in casa parla tale lingua, ma il bambino ormai
vuole vedere i programmi per bambini solo in .... Spesso parla da solo e in
(almeno i suoni sono simili a quelli che sentiamo in TV), ha imparato la
numerazione in ... (dice i numeri quando sale i gradini, prima di tuffarsi
nel lettino e quando mette i giochi dentro la scatola) e saluta in ...
Quello che mi preoccupa è l’italiano. Da 10 a 20 mesi l’unica parola è stata
MAMMA. Ad un certo punto aveva anche iniziato a dare una cadenza a questa
parola (per chiamare, di stupore ecc) ma è durato pochi giorni. Poi finalmente
papà, ma ha smesso di dire mamma. Adesso ci chiama MAIA (che ricorda + il mio
nome proprio) e PACHI’ per dire papà… ma ciò che noto è che in realtà non ci
chiama, può stare anche un’ora sveglio nel lettino ma non ci chiama. Appena ci
vede dice con stupore “maia” o “pachì” a secondo di chi va a prenderlo! È come
se non sapesse che siamo nella stanza accanto e può cercarci! Dice poche
parole, quasi tutte associate al cibo: acqua, pasta, biscotto (bissicù),
brioscina (briscia) mela (meia), pera (peia), aereo (aiio) casa, nonno, nonna.
Se vuole qualcosa, per farcelo capire ci prende per mano e ci avvicina alla
cosa e poi la nomina (acqua, biscotto, ecc).
Quando vede il suo fratellino (di 2 mesi) lo chiama per nome e con il solito
tono di sorpresa… dopo un primo periodo di indifferenza totale (non lo guardava
neanche se glielo mettevamo davanti la faccia) adesso si avvicina a lui con
tenerezza (non ha mai mostrato segni di gelosia o aggressività nei suoi
confronti).
Lei si starà chiedendo dove stia il problema: fino a qualche sera fa per me
non esisteva! So che molti bambini imparano a parlane ben oltre i 2 anni,
soprattutto se bilingue!
Ma l’altra sera, vedendo un programma sull’autismo mi si è accesa una
lampadina, anzi più di una visto che PURTROPPO molte caratteristiche dei
bambini autistici le ho riscontrate nel mio bambino: non abbraccia, né bacia,
non fa coccole (e non gli piace ricevere attenzioni di questo tipo). In più non
risponde al suo nome, non dice si e no, non risponde a semplici comandi
(prendi, posa, apri, chiudi, dammi, sorridi, soffia ecc) a meno che io non li
dica più volte e con tono di rimprovero. Praticamente reagisce come se fosse
sordo ma sono certa che non lo è! Cammina spesso in punta di piedi, allinea i
giocattoli (ma li scombina un attimo dopo) e spesso mette le mani nelle
orecchie, apparentemente senza un motivo specifico. È instancabile, può correre
per casa anche per molto tempo, se lo portiamo in giro corre, quando è nel suo
lettino corre da una punta all’altra!
Mi chiedo dove sono stata fino ad ora… mi sento in colpa di non aver capito se
mio figlio è diverso dagli altri.
Le mando il questionario compilato, sperando di essere stata abbastanza chiara
nella descrizione del bimbo.

problemi in gravidanza............. perdite a 10 settimane risolte con riposo
e progesterone. Ho avuto le emorroidi e quindi ho fatto uso (quando non potevo
farne a meno) di lidocaina, sia in gravidanza che durante l’allattamento.
nascita
a che settimana …………. 40 settimane
Parto ( naturale, cesareo, difficoltà)…… Cesareo d’urgenza dopo 30 ore di
doglie a causa di un rallentamento del battito del bambino
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica 3,5 kg; 50 cm, 34 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...NO
indice di Apgar ……./ ……….. 1’ 10; 5’ 10 durata del ricovero in ospedale…….3
giorni.
Primi mesi
allattamento: materno esclusivo fino a 6 mesi, integrato fino a 10 mesi e
mezzo. artificiale integrato a 7 mesi e mezzo
svezzamento a che età 6 mesi molto facile
ritmo sonno veglia, orari sempre normali anche se fino a 7 mesi e mezzo si
svegliava di notte per essere allattato (per questo motivo ho integrato con il
latte artificiale e riusciva a dormire tutta la notte)
eventuali difficoltà....nessuna
persone che lo accudivano la mamma
epoca successiva
alimentazione...Normale, da una settimana mangia da solo le cose solide (sa
usare bene la forchetta ma non il cucchiaio), sonno ...., orari e modalità
(dove dorme, come si addormenta, ecc) Dorme tutta la notte e nel pomeriggio fa
un riposino di 2-3 ore (a volte anche 4). Da dicembre (in prospettiva dell’
arrivo del fratellino) abbiamo spostato la culla in cameretta ed è apparso
entusiasta di ciò (da allora saltella e gioca nel lettino). Si è sempre
addormentato da solo, non ha mai dormito nel lettone né è mai stato cullato.
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ..... Per
addormentarsi usa una copertina che non gli permetto di usare al di fuori del
momento della nanna
sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età ..... credo 6 mesi (spero di non ricordare male)
primi passi da solo........ 1 anno; ad 8 mesi camminava appoggiato al mobile,
se lo lasciavamo in piedi al centro della stanza non accennava a fare passi ma
si sedeva subito a terra
capacità motorie attuali.... normali, corre, si arrampica, cerca di fare le
capriole. Spesso però cammina in punta di piedi
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età..... porta ancora il pannolino
(non riesco a toglierlo perché non dice popò) ma già da un anno non fa MAI popò
se siamo fuori casa. Non ha mai fatto pipì durante un cambio pannolino, neanche
nei primi mesi di vita.
interesse e curiosità verso le persone .................. scarsa
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi.... le persone nuove sono uguali
a quelle conosciute, perché mostra poco interesse per tutti. Gli ambienti nuovi
non lo spaventano ma cerca sempre di correre libero ovunque si trovi (altro che
tenere la manina!!!)
figure principali cui è attaccato............ il padre
reazioni alla separazione dai genitori................ piange 1 minuto esatto
se va via il padre (ma non sempre) e non piange per nulla se vado via io.
rapporto con le persone, adulti non gradisce quando lo bloccano per metterlo
in braccio o per baciarlo . bambini.....non gioca abitualmente con i bambini
che incontra al parco ma mostra interesse per il fratellino e gioca con la
figlia dei nostri amici (sua coetanea) ma si vedono raramente
comprensione delle cose e delle richieste secondo me comprende le cose e le
richieste anche se le esegue solo se gliele pongo in modo minaccioso. Quando mi
arrabbio piange ma alla fine magari fa quello che gli ho detto (ad esempio
darmi un oggetto).
comunicazione dei suoi bisogni e desideri ci porta vicino all’oggetto e mugola
aspettando che noi lo capiamo. Alcune cose le nomina (acqua, biscotto) ma molto
spesso dobbiamo fare più tentativi, fino a prendere la cosa che lui desidera in
quel momento. Se non lo capiamo, si allontana e rinuncia.
sviluppo simbolico
linguaggio:
prime parole...... mamma a 10 mesi papà a 20 mesi, tutte le altre (poche)
negli ultimi 5 mesi, anche se spesso le dice per qualche settimana e poi non le
dice più. Non ha MAI detto il suo nome.
due parole insieme ...mai
uso del no e del sì .... mai
frase minima (verbo e sostantivo ).... mai
interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ) gioca
da solo con tutti i giochi a disposizione, ama le macchine e soprattutto le
ruote, gli attrezzi e le costruzioni. Gioca con le formine correttamente. Gioca
con la palla, a calci e a canestro. Ama sfogliare i libri. Ha sempre avuto
paura a salire sulle bici e sulle macchine ma una decina di giorni fa l’ha
visto fare alla figlia della mia amica e ha iniziato anche lui.
disegno spontaneo
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc solo
scarabocchi, il disegno lo annoia presto
attenzione nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... A seconda
delle attività: passerebbe ore davanti alla TV, adora giocare con le
macchinine, gioca a lungo anche facendo finta di leggere. Altre attività invece
lo stancano subito, tipo il disegno, giocare a palla o fare un giro in
bicicletta. comportamento
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc), a casa è tranquillo, ma a volte
(almeno 1-2 volte al giorno) diventa iperattivo e inizia a correre (spesso
ripete lo stesso percorso anche per mezz’ora) fermandosi sbattendo le mani al
muro (sempre nello stesso punto, si nota perché è l’unico muro sporco) o allo
specchio. Se l’iperattività interviene quando è già nel lettino (sia di giorno
che di sera) corre e saltella sbattendo nel lettino stesso. In entrambi i casi
mugola forte (tanto che non si riesce a sentire la TV) e la cosa sembra
divertirlo parecchio.
adesione a regole, orari, limiti, in casa non tocca i soprammobili, non apre
gli sportelli, quando è fuori casa tende ad esplorare toccando tutto. Dorme e
mangia agli orari prestabiliti, senza alcuna difficoltà.
obbedienza agli adulti ..... a casa è obbediente, sia perché sa già quali sono
i divieti (e difficilmente ormai li infrange) sia perché gli posso dire le cose
in tono minaccioso (l’unico che ascolta). Non ascolta molto il padre o i nonni
che cercano di dirgli le cose in tono meno aggressivo del mio quando fa
qualcosa che non dovrebbe (sa che a casa i cassetti non si aprono ma vuole
aprirli se va a casa dei nonni)
reazione a divieti .... piange e urla, dà schiaffi e calci. Se è molto
arrabbiato prende la prima cosa che ha davanti e la butta a terra.
capricci, bizze Inizia a fare i capricci quando dobbiamo cambiargli il
pannolino, cosa che odia da quando è piccolissimo (non piangeva se aveva il
pannolino sporco neanche da neonato). Altri capricci quando deve uscire dal
bagnetto…
paure, fissazioni.... ha paura di determinati suoni o immagini che vede in TV,
anche piuttosto innocue. Ha anche paura di una particolare melodia di un
cartone animato, infatti piange sempre allo stesso punto della musichetta e non
piange se in quel particolare momento metto muta la TV, quindi non è, in quel
caso, un’immagine a spaventarlo.
Scolarizzazione NESSUNA
asilo nido ………. A che età ……………. Reazioni eventuali ………….
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento,
ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........
Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche........ SCARSE
Composizione familiare ……………..4 persone, i genitori e i due bimbi
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) ………… nessuno, ma i miei genitori e mia
nonna vivono accanto casa nostra e quindi li vede regolarmente
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonnni, baby
sitter, ecc),....... sta sempre con la mamma, raramente lo lascio con i nonni o
con la bisnonna, in occasione di brevi uscite (1-2 ore 1 volta al mese)
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove
dorme, chi 'comanda', ecc .....)........., ferme, che in casa non ha difficoltà
a seguire: mangia seduto a tavola, dorme nel lettino, non tocca gli oggetti.
Fuori casa non riusciamo però a gestirlo facilmente perché vuole essere libero
di fare quello che vuole (non sta seduto in pizzeria, non sta per mano in
strada, non sta in silenzio in chiesa)
Eventi particolari, cambiamenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari,
ecc.... Il cambiamento più importante è stato la nascita del mio secondo figlio
2 mesi fa. Ho avuto una gravidanza problematica che (anche in questo caso) mi
ha portato a riposo assoluto. Questa cosa non mi ha permesso di gestire al
meglio il mio bambino la scorsa estate. Non ho potuto insegnargli a mangiare da
solo, a disegnare o a fare determinati giochi. Sebbene io fossi in casa, altri
(papà, nonni e bisnonna) si prendevano cura di lui.
Visite mediche, ospedale, altro......
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)
Altre osservazioni ……….
..................

Ringraziandola anticipatamente in attesa di una Sua cordiale risposta le invio
distinti saluti.

Aggiornamneto post terapia

Messaggio spostato!

Mi sembra un bilinguismo un

Mi sembra un bilinguismo un po' particolare: se nessuno parla quella lingua in casa,a che gli serve, con chi la usa il bambino? La lingua è uno strumento per comunicare con le persone, che si impara stando in un ambiente dove viene usata, e facilita le comunicazioni, e un po' anche le complica.... Se usate per comunicare, anche due lingue sono proponibili, pur se a volte creano un po' di sconcerto e di ritardo transitorio.
Non starei a scomodare l'autismo o il suo spettro, però forse in casa ci sono modalità educative e comunicative che, sommate ai cambiamenti dell'ultimo anno, mamma indisponibile, arrivo del fratellino, creano qualche difficoltà nel comportamento e nell'imparare a stare con gli altri. Potrebbe essere utile forse fargli frequentare per qualche ora al giorno un ambiente con altri bambini, tipo asilo nido e vedere come evolve la situazione.
Cordialmente
drGBenedetti

Salve dottore, intanto la

Salve dottore, intanto la ringrazio per la precedente risposta e mi scuso se le
scrivo sempre mail private ma non riesco ad iscrivermi al blog.

Se non si tratta di spettro autistico, è un caso che i comportamenti del mio
bambino rientrino nei sintomi tipici di questa patologia?
Mi riferisco, a prescindere dal linguaggio, al fatto che non ha mai teso le
mani per essere preso in braccio, a volte fugge lo sguardo, si mette le mani
nelle orecchie, non risponde al suo nome, non dice si e no, corre mugolando,
qualche mese fa si sbatteva la testa contro il muro, non sembra sentire dolore
il 90% delle volte che cade o sbatte, ribalta il passeggino e gioca con le
ruote, impara le parole (e i versi di animali) per poi dimenticarle, non
indica, gira su se stesso (a volte fino a cadere)... stasera ne ha fatta
un'altra: per addormentarsi si è rifugiato sotto le coperte... mah... non so
più cosa pensare.

Mi auguro che lei mi risponda che tutto questo è solo una coincidenza, perché
i dubbi mi stanno logorando il cervello!!!

In attesa di fare la visita neuropsichiatrica che dovrò prenotare domani
mattina, le volevo chiedere se è opportuno, a questo punto, togliere i cartoni
animati in ..., anche se quando li vede ride e si diverte e il mio cuore si
riempie di gioia!

Non dico che qualcuno non

Non dico che qualcuno non farebba la diagnosi di 'spettro autistico', sulla base dei sintomi, ma che, non trattandosi di una malattia specifica, mi sembra inutile e spesso dannoso parlare in questi termini. Invece mi sembrerebbe utile guardare la situazione ambientale e interattiva, anche sulla base dell'attaccamento del bambino a programmi televisivi in una lingua estranea, invece che alle persone, per ritrovare la strada giusta dello sviluppo se uno può averla persa. Spero che possa trovare un aiuto a farlo, nella prossima visita. Mi tenga informato.
Cordialmente

Quindi dottore, togliendo i

Quindi dottore, togliendo i cartoni animati in lingua straniera e seguendo il bambino in altro modo (asilo e maggiore interazione con i genitori) possiamo sperare in una regressione di questi sintomi?
Spero, come dice lei, di trovare qualcuno che sappia aiutarmi in ciò. Anzi, se volesse consigliarmi un suo collega a Palermo gliene sarei grata!
E grazie sempre per la sua disponibilità!
Distinti saluti.

Tenete conta che a distanza

Tenete conta che a distanza si può valutare male, per cui non posso pronunciarmi sicuramente.
Rivolgersi a qualcuno che vi aiuti in loco mi sembra la scelta migliore.
Cordialmente
drGBenedetti

aggiornamento

Salve dottore, vorrei aggiornarla visto che ho ricevuto due pareri discordanti in due visite.

1) dieci giorni fa, in attesa di visita neuropsichiatrica prenotata in ospedale, decido di portare il mio bambino a visita privata. Purtroppo la dottoressa che ci era stata segnalata come neuropsichiatra, in realtà era una neurologa. Lo ha comunque visitato da cima a fondo, mi ha fatto un'intervista di oltre mezz'ora, ha voluto sapere tutti i particolari dell'atteggiamento del bambino nei nostri confronti (fratellino compreso), ha visionato un video in cui si sentiva come il bambino parlava (presumibilmente arabo), ha voluto vedere i disegni (da noi vuole disegnate le palline e poi lui le riempie con gli scarabocchi) e ha voluto ascoltare poi anche il parere del padre.
Risultato: bambino con problemi di linguaggio che probabilmente ha "scelto" come sua lingua l'arabo, restando sordo all'italiano. Perfettamente in linea con le altre tappe della crescita. Si consiglia visita neuropsichiatrica per valutare COME rimediare alla situazione del ritardo di linguaggio.

2) oggi, in ospedale, visita con il neuropsichiatra infantile di pochi minuti (neanche 10), medico che si sofferma ad osservare il bambino che, entrato in una stanza piena di giocattoli, ha subito iniziato a giocare senza preoccuparsi di altro. Gli ho spiegato della TV in lingua straniera e dell'arrivo del fratellino. L'unica cosa che mi ha chiesto è che uso fa il bambino dei giochi, in particolar modo se il bambino, quando gioca con il telefono, lo fa perché capisce che è un telefono o perché è attratto dal rumore. Io gli ho spiegato che porta il telefono all'orecchio e che per quanto riguarda gli altri giochi li usa in maniera normale: fa camminare la macchina, fa volare l'aereo, usa le chiavi per cercare di aprire le porte, gioca con le costruzioni.
Risultato: disturbo pervasivo dello sviluppo. L'arabo e l'arrivo del fratellino sono scuse mie (testuali parole) per giustificare i comportamenti di mio figlio e non volere accettare la realtà.
Ci consiglia:
- visita logopedica
- visita psicologica
- EEG
- ABR
- eventualmente risonanza magnetica encefalo.

Che si fa in questi casi? Devo davvero sottoporre il mio bambino a tutto ciò?

D'altra parte da circa 10 giorni abbiamo tolto la TV araba e inserito (pochi) cartoni animati in italiano. Ci dedichiamo un po' tutti di più al bambino, cercando di coinvolgerlo. Si vedono già dei progressi, è più affettuoso, chiede i baci, ci abbraccia e (come gioco) ci salta al collo.

Come mi consiglia di procedere?

Vi consiglierei di continuare

Vi consiglierei di continuare come negli ultimi dieci giorni e vedere come reagisce il bambino. Non c'è nessuna urgenza. Da come descrive le visite mi sembra essere stato più professionale il neurologo.
Risentiamoci fra qualche mese, e magari pensate a mandare il bambino al nido in autunno, un po' alla volta.
drGBenedetti

Aggiornamento dopo visita

Salve dottore, ho portato N da un nuovo neuropsichiatra. L'ha fatto giocare e l'ha osservato. Ha giocato in maniera appropriata con i giocattoli, persino con un bambonlotto (non ne aveva mai visti essendo maschio) al quale si è avvicinato con curiosità dicendo "bimbo" e poi chiamandolo come il fratellino. Ha anche dato il biberon a lui e poi a me...
La dott.ssa l'ha trovato molto spigliato nei movimenti e ha apprezzato il suo tenere la penna come un bimbo grande.
Però, come al solito, lui non rispondeva al suo nome e, se non spronato con qualcosa che lo allettava, non si girava. Le abbiamo anche detto che non ci chiama dse siamo in una stanza diversa e che ha sempre lo stesso tono (sembra di sopresa).
Conclusione, DISTURBO DELLA DECODIFICA VERBALE, con annesso disturbo del comportamento.
Ci ha detto che non si tratta di autismo, ma di cosa allora? Cosa è questa patologia? Non l'abbiamo capito, pur tempestando la dott di domande.
Inoltre ci ha detto che dovrà fare logopedia ma non con un logopedista qualsiasi, ma con uno che sappia arrivare al suo mondo. Probabilmente l'arabo non c'entra ma noi abbiamo notato che da quando l'abbiamo tolto è migliorato e dice qualche parola nuova. Ci ha detto che dovremmo vedere i primi miglioramenti dopo 6 mesi (un'eternità) e che con questo trattamento MIGLIORERA' MOLTO.
Allora mi chiedo, che tipo di vita condurrà mio figlio se questa diagnosi è giusta? Comunque la stessa dottoressa non ha escluso che potrebbe trattarsi di un problema linguistico legato ala lingua straniera (che sarebbe più facilmente risolvibile) visto che non ha mai visto un caso del genere.
Ma ieri ho notato un'altra cosa: lui gioca a far mangiare me, e fa finta di mangiare lui solo se si guarda allo specchio. In effetti lei ci ha detto di evitare gli specchi.
Inoltre, ieri sera voleva l'acqua. In genere ci porta davanti il frigo e dice "agua". Ma io ero davanti il frigo aperto, lui l'ha chiuso e solo dopo mi ha chiesto l'acqua, come mai?
Scusi se la disturbo ma è come se mettessi mio figlio sempre sotto la lente d'ingrandimento e ogni giorno mi accorgessi di qualcosa di strano.

Butti via la lente di

Butti via la lente di ingrandimento e butti via anche queste nuove diagnosi fasulle e le indicazioni di trattamento conseguenti. Trattate vostro figlio normalmente, da bambino della sua età, senza la 'lingua straniera'cecando i comunicare con lui in modo giusto, reale, non finto nè per testarlo e vediamo come andrà nei prossimi mesi. Cercate di capirlo e di capirvi senza ansie e preoccupazioni, e godetevi un bimbo che sembra molto simpatico. Dopo l'estte magari cominciate a inserirlo in un nido.
Questo è almeno la mia impressione a distanza, ovviamente. Se credete mandatemi qualche filmato per vedere il bambino in azione.

Aggiornamento dopo diagnosi

Salve dott. Benedetti, torno a scriverle dopo qualche mese per avere anche il suo parere sui progressi del mio piccolo.
Negli ultimi mesi, eliminando definitivamente la lingua straniera, ha imparato moltissime parole. Conosce (ed usa) i numeri, sa qualche lettera, conosce forme e colori. E il vocabolario si è notevolmente ampliato (anche la logopedista è rimasta sbalordita): parti del corpo, strumenti musicali, cibi, mezzi di trasporto, animali (compresi i versi, dove abitano, cosa mangiano e cosa fanno), oggetti di uso comune... praticamente nomina tutto ciò che conosce.
Da settembre va alla materna e i progressi sono stati notevoli, sia dal punto di vista delle parole, che del comportamento: sta composto a tavola, non corre più per casa, è molto più affettuoso (richiede e dà baci e abbracci), non scappa più (o quasi) quando siamo in giro. Anche se non per intero, ma accenna a cantare alcune canzoni.
Da qualche tempo indica (non per richiedere qualcosa, solo per mostrarla o per sapere cos'è) e da una settimana ha anche iniziato a chiamarci quando non siamo nella stessa stanza: continua a preferire il venirci a prendere per mano ma adesso, se impossibilitato (come quando è a letto), non piange più (o peggio, fa l'indifferente) ma chiama. Risponde quasi sempre al suo nome ed esegue dei comandi (prendi quello, accendi la luce, chiudi la porta ecc).
Veniamo a ciò che non va: se si arrabbia diventa ingestibile e aggressivo, non ama i cambiamenti (odia gli indumenti nuovi, soprattutto i pigiami!), dice tante parole ma non fa frasi. Non ci mostra giochi o cose che gli piacciono. Se vado a prenderlo a scuola, mi accorgo che è diverso dagli altri. Gli altri bimbi si accorgono della presenza di una nuova persona, lui solo se lo chiamo (o se compagnetti o maestra gli fanno notare che c'è la mamma). Non gioca con gli altri ma in mezzo agli altri, i bimbi si rincorrono con le bici, lui corre da solo. Anche se, a dirla tutta, inizialmente inizia a giocare con gli altri, per poi prendere un giocattolo e farsi i fatti suoi. Da qualche giorno memorizza delle frasi e le ripete spesso, sembra un registratore.

E' in cura con la neuropsichiatra dell'ASL che ieri, dopo una serie di visite e test psicologici, ci ha finalmente dato una diagnosi: Disturbi di spettro autistico con turbe qualitative del linguaggio verbale (carente prosodia, format frequenti e ripetitivi disfunzionali rispetto alla comunicazione). Carente nel piano delle autonomie personali e sociali dell'età.
Ci ha consigliato di farlo seguire da logopedisti e psicologi per una terapia cognitivo-comportamentale e riabilitazione logopedica, spiegandoci che i problemi del nostro bambino sono così lievi che nel suo caso si parla di "prevenzione" di autismo.

Negli ultimi mesi sia io che mio marito ci siamo messi ad analizzare noi stessi (visto che anche il nostro bambino piccolo sembra mostrare le stesse caratteristiche del fratello) e abbiamo capito che in effetti mio marito ha qualche disturbo. Abbiamo entrambi fatto vari test, lui risulta Asperger.

Io vorrei capire se, a lungo andare, i miei bambini saranno semplicemente come il padre (il che non mi creerebbe alcun problema) o se c'è il rischio che siano dei portatori di handicap a vita.

Ringraziandola anticipatamente per il tempo che ogni volta dedica a me e al mio bambino, le porgo distinti saluti.

Felicitazioni per gli

Felicitazioni per gli importanti cambiamenti che lo hanno riportato nel nostro mondo. Mi sembra che sia 'cambiato' da solo, forse per i cambiamenti ambientali fatti. Se ha fatto un così grande cambiamento da sè, e se i progressi continuano con questa velocità, a che servono tutte le terapie consigliate?
Quanto al diagnosticarsi 'Asperger' con i test, da sè o da altri, credo che sia a livello di gioco di società. Le malattie danno handicap, altrimenti che malattie sono? Avere la broncopolmonite ( o l'Asperger) ma non esserne disturbati e poter fare la propria vita 'normalmente disturbata' sembra un controsenso, no?

Aggiornamento post terapia

Salve dottore, le scrivo per parlarle dei miglioramenti del mio bambino che a febbraio ha compiuto 3 anni.
Da dicembre fa una terapia cognitivo-comportamentale e una terapia logopedica 2+2 volte alla settimana. Adesso la abbiamo ridotta ad 1+1 incontri sotto consiglio della NPI che ha valutato gli enormi progressi del bambino.
Intanto adesso parla. Il suo vocabolario è paradossalmente più ampio di quello dei suoi coetanei anche se a volte è ecolalico, anche se le sue frasi fatte sono sempre inserite nel giusto contesto.
Usa il linguaggio (e anche i gesti) per richiedere ciò che desidera e per descrivere il mondo che lo circonda. Però ancora non è molto comunicativo, non esprime le proprie emozioni e non fa domande. Utilizza perfettamente il SI e il NO ma ha ancora difficoltà con i pronomi e con gli aggettivi possessivi.
Ci chiama quando siamo in un'altra stanza (ma senza gridare), anche se preferisce venirci a prendere per mano e poi chiederci cosa desidera. Per esempio, ci porta in cucina e poi ci chiede la merendina, oppure ci porta in salone e ci dice quale cartone animato vuole vedere in TV.
Ha raggiunto delle autonomie importanti: mangia da solo, si lava le mani, la faccia e i denti. Ancora non si spoglia e non si veste ed è difficile fargli capire che non deve far cadere il cibo o che non deve bagnarsi la maglietta quando si lava.
In questi giorni sto provando a togliere il pannolino, sebbene non sia facilissimo, sembra che stiamo per raggiungere l'obiettivo del fargli accettare che DEVE farla nel vasino, e adesso capisce anche quando sta per farla!
Dal punto di vista affettivo ci sono notevoli miglioramenti: è affettuoso con tutti (specialmente con il fratellino di 1 anno) ed è sempre alla ricerca di baci e coccole che ricambia affettuosamente (prima porgeva la testa a chi voleva dargli un bacio). Se si sveglia, anziché stare nel suo lettino e giocare da solo come accadeva prima, scende e viene nel nostro lettone.
Non ha difficoltà con i cibi né con il sonno.
Non ha più paura di banalità o di suoni che prima lo terrorizzavano letteralmente, ha solo una "normale" paura del buio, tipica della sua età!
Dal punto di vista motorio cammina sempre meno in punta di piedi, non corre più per casa (se lo fa, riusciamo tranquillamente a farlo smettere facendogli fare qualche altra cosa), ha iniziato ad arrampicarsi e scavalcare ma ancora non sa saltare a piedi uniti.
Ha imparato il movimento della bocca che gli permette di dare baci (era ora!!!) ma ancora non sa soffiare.
A scuola non riscontrano problemi, è ben integrato e interagisce con i suoi compagni, anche se quando vado a prenderlo a scuola (io lo faccio raramente per motivi di lavoro) lo trovo IN MEZZO agli altri, non CON gli altri! Mi dicono che mangia da solo, si fa cambiare il pannolino senza problemi (prima che andasse a scuola, il cambio del pannolino era un'impresa anche per noi genitori) e che non è monello, anche se non riescono a farlo stare seduto per più di 5 minuti quando fanno delle attività (colorare, disegnare, modellare, ecc).
Ha migliorato il gioco simbolico, finge di mangiare, di cucinare, di far dormire il pupazzo, ecc ecc... Ama i giochi ad incastro e le costruzioni, cosa che ultimamente gli ha permesso di migliorare notevolmente la sua motilità fine.
Sa fingere di piangere o di essere arrabbiato e ci regala meravigliosi sorrisi a comando, anche se non sufficientemente lunghi da permetterci di fotografarlo (fugge sempre all'obiettivo!).
Purtroppo è ancora abbastanza irritabile, cosa che sfocia in crisi aggressive nei nostri confronti (mai verso se stesso) che però riusciamo a calmare facilmente. Più difficile è calmare la crisi isterica che ne deriva, che lo fa piangere, urlare e dimenarsi, cosa che in pubblico è abbastanza imbarazzante anche se dura solo qualche minuto. In genere si mette le gambe molli in modo da non reggersi in piedi.
Dal punto di vista delle conoscenze, conosce lettere, numeri fino a 30 (che utilizza nella sua quotidianità contando le cose), forme, colori... Non scrive ma è molto bravo nel disegno, anche su richiesta. Per la NPI tutto questo, unito alla sua memoria di ferro e alle deduzioni logiche strabilianti potrebbe essere un problema, perché la genialità che sembra iniziare a mostrare potrebbe farlo chiudere dal punto di vista relazionale.
Insomma dottore, io oggi sono molto più serena, sia perché comprendo che i problemi di mio figlio sono di tipo comportamentale e spero che li possa superare definitivamente nei prossimi 6 mesi/1 anno di terapia consigliataci, sia perché lei mi ha fatto capire che al mondo non siamo tutti uguali, ma non per questo siamo malati! La patologia è altra cosa, va ben oltre i "problemi" del mio bambino, che di sicuro ci sono, magari continueranno ad esserci, ma saranno una sua caratteristica, somiglierà al padre (anche lui è un po' chiuso e introverso, molto intelligente, insicuro e facilmente irritabile) e quindi sarà PERFETTO! Noi continueremo ad aiutarlo finché sarà necessario, in modo che possa integrarsi al meglio nella società che ci vuole tutti uguali!
Se volesse darmi qualche suo prezioso consiglio per proseguire al meglio il cammino con il mio bambino, le sarei molto grata.
Distinti saluti.

Mi fa piacere leggere queste

Mi fa piacere leggere queste notizie positive su vostro figlio, che sembra essere finalmente scattato nello sviluppo del linguaggio e ha risentito positivamente dell'ambiente del nido.
Come si prevedeva il linguaggio sembra partito entro i tre anni, cosa che è piuttosto frequente. Si mostra capriccioso e tirannico e questo richiederà una mano sicura da parte vostra nel guidarlo: mano di ferro in guanto di velluto, si diceva una volta, ma senza esagerare. La regola base è che i bambini devono obbedire agli adulti ( e che gli adulti devono essere saggi nel mettere le regole necessarie e sufficienti, senza esagerare).
Aggiungo solo che non credo che il merito dei progressi siano i pochi mesi di terapia fatta, ma che sia stato il normale sviluppo del bambino, una volta tolti i 'blocchi' invisibili che lo frenavano. Visite e interventi fatti vi hanno probabilmente aiutato a liberarlo un po'.
A mio avviso comunque le 'terapie' vanno fatte quando ci sono delle 'malattie', ben definite. Quando invece ci sono ritardi o incertezze, è meglio a mio parere avere una 'guida' a capire meglio la situazione e facilitare la strada, controllando periodicamente lo sviluppo. Certo che poi bisogna prendere quello che è disponibile nell'ambiente.
Cordialmente
drGBenedetti

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