Bambino di 3 anni

Gentile Dott. Benedetti,
Le scrivo per avere la sua opinione su mio figlio, che ha tre anni ed un mese, il quale non ha ancora sviluppato un linguaggio adatto alla sua eta’. Sebbene italiani viviamo negli Stati Uniti ed il bimbo e’ esposto a due lingue, principalmente a quella italiana, sia in casa che in tv, mentre l’inglese lo ascolta dai bambini del vicinato con i quali gioca (ancora non va all’asilo perché’ io non lavoro).
Il suo vocabolario non e’ vastissimo e comprende prevalentemente l’italiano. Sebbene dica anche alcune frasi, tipo “Che cos’e’?” o “Dove sei papa’ “ “Vieni mamma”, non parla moltissimo durante il giorno. Quando le sorelle giocano con lui (una ha 13 anni e l’altra 10) ripete le parole che loro dicono. Spesso viene da noi e guardandoci dice qualcosa che non capiamo, la ripete, cioè’ ripete lo stesso suono per cui immagino che nella sua mente sia una frase. Quando non lo capiamo non si frustra, trova sempre il modo di farci capire quello che vuole; punta, ci accompagna (mentre se vuole uscire dice andiamo o se ha sete dice acqua ecc). Seppur lentamente vediamo progressi.
Quando lo chiamo non sempre mi risponde o viene da me, nemmeno si gira. Altre volte invece, sia con noi che con amici, lui si gira. Quando e’ arrabbiato e si trova in un’altra stanza se lo chiamiamo lui ci urla un bel no. Se gli diciamo “andiamo" lui viene subito (adora uscire). La logopedista che lo ha seguito per un po’ ha detto che secondo lei lui capisce ma che sceglie di non ascoltare. In altre occasioni lo chiamo, lui non mi guarda ma poi gli scappa quel sorriso e mi guarda, come se mi stesse prendendo in giro. Quando faccio la video chiamata con mia madre, in Italia, spesso interagisce con lei mandandole bacini oppure imitando le smorfie che gli fa mia mamma. Quando si stufa le dice ciao e cerca di chiudere la telefonata. Quando gli diamo qualcosa lui dice anche “grazie"
Quello che mi preoccupa e’ anche il suo carattere. E’ molto testardo e vuole fare quello che dice lui altrimenti si butta per terra e strilla e l’unico modo per calmarlo, oltre ad accontentarlo, e’ distrarlo con qualcosa che pero’ sia una novità, altrimenti la lancia via. Ci sono momenti in cui e’ imbarazzante il modo in cui si butta terra come se qualcuno lo stesse torturando, come lo chiamano qui Temper Tantrum. Se decide di fare qualcosa lo fa nonostante io gli dica di “No”. Quando, per esempio, si avvicina ai miei libri sul comodino sa che non deve lanciarli, pero’ lui stesso comincia a dire “no” e poi li lancia comunque (se proprio mi vede arrabbiata non lo fa ma mi viene vicino cercando di darmi uno schiaffo). La sera non vuole il pigiama, prima non vuole togliere i vestiti usati durante il giorno, scarpe comprese, poi no al pigiama (tenta di strapparmelo di mano per buttarlo lontano). A volte l’ho messo dopo che lui si era addormentato, un paio di volte si e’ svegliato alle 5 del mattino piangendo per toglierlo. Da quando non lo obbligo più’ a metterlo lui, arrivato ad un certo punto me lo chiede. Io cerco di non cedere su nulla.
Ha tolto il pannolino poco dopo i due anni e mezzo. Dopo aver provato per moltissimo tempo a toglierlo, lui un giorno si e’ rifiutato di metterlo, anche di notte, e da allora non sia e’ mai fatto pipi’ sotto o altro. Quando e’ stanco, il pomeriggio non vuole più’ riposare (crolla solo se siamo in auto),oppure la sera, spesso diventa nervoso il che lo fa diventare un po’ violento ed un po’ ingestibile, dice spesso no. Ci tira i capelli, lancia le cose, schiaffi e graffi. Ho notato che mi tira i capelli anche quando io non gli sto dando attenzioni (se per esempio stiamo giocando oppure lo tengo in braccio). A volte anche appena sveglio mi viene incontro, mi gira attorno e punta ai capelli. Io me ne vado e lui dopo un po’ viene ma abbracciandomi con affetto. Prima gli davo dei piccoli schiaffetti sulla mando dicendogli “No”, ora invece gli dico “No” e mi allontano, evito qualsiasi grossa reazione (mi sembra ci siano dei miglioramenti lievi). Quando piange urla ed e’ capace di piangere per molto tempo (anche se ultimamente i suoi pianti non durano più’ come prima, forse perché’ ha visto che nessuno gli dá attenzione) ed a volte mentre piange sputa fuori saliva, nel senso che la lascia cadere guardandola. Quando siamo fuori a giocare va tutto bene fino all’ora di rientrare, lo devo portare di forza mentre lui urla aiuto. Quando usciamo a fare spese lui e’ buono, ma se decide che vuole uscire dal carrello strilla. Quando cammina spesso non vuole la mano ma non si allontana da noi, anzi corre subito da me se lo richiamo o se io comincio a camminare lasciandolo (stiamo parlando di massimo 3 metri). Nei parcheggi lo obbligo a tenermi la mano e lui si lancia, proprio lancia, a terra.
Gioca con gli altri bambini, li cerca, a volte li abbraccia, gioca anche con gli adulti (corre incontro, si fa prendere in braccio e gettare in aria). Noto che imita quello che fanno oppure dicono i bimbi, ne imita tutte le frasi. Gli piace molto correre dietro la macchina elettrica dei vicini imitando il rumore del motore.Gioca a nascondino con la sorella, mette i panni dalla lavatrice all’asciugatrice oppure me li passa, aiutandomi. Ci coinvolge nelle sue cose, vuole che lo guardiamo quando fa qualcosa o passa un aereo e non ha difficolta’ a guardare negli occhi. Si siede a colorare (scarabocchi su un foglio bianco), gioca con le costruzioni ed il trenino e preferisce farlo se ci siamo anche noi con lui (quando siamo tutti in cucina lui porta i giochi e si siede vicino a noi a giocare, oppure ci tira per coinvolgerci). Non sta ore sullo stesso gioco e non ha nessun tipo di fissazione, tipo allineare i giochi. Diciamo che raramente se, ad esempio butta un pupazzo nel lavandino noi dobbiamo lasciarlo dov’e’, non possiamo disfare cio’ che lui ha fatto. Non fa giochi in cui deve aspettare il turno (al massimo conta 1 2 e 3 e predilige giochi in cui spinge le cose oppure macchinine (ho dei giochi per bimbi con le forme ma lui lancia via le forme). Lancia giu’ dalle scale molti giocattoli oppure addosso a noi quando la sera guardiamo la tv. A volte ho l’impressione di avere un bimbo di due anni e non di tre, uno con il quale non puoi nemmeno parlare, cercare di fargli capire le cose. Non sta a sentire. Quando siamo fuori con gli altri bimbi mi ignora completamente ma segue loro. Se gli chiedo di prendere una cosa, oppure chiamare il padre, prendere un giocattolo da terra, lui non lo fa, come se tu non stessi dicendo nulla. Eppure quando il padre torna da lavoro lui corre verso l porta chiamandolo e dicendo ciao. Quando gli dico che e’ ora di lascar dormire le sorelle lui dice buonanotte e viene via con me. Quando faccio la spesa mette le cose che gli passo nel carrello. La logopedista, come ho detto prima, ha detto che lei li ha visti i bimbi che non ti capiscono e che lui non e’ uno di quelli (ho interrotto per un mese circa con la logopedista perché’ vorrei fargli altri accertamenti). Lei mi ha consigliato di mandarlo all’asilo perché’ ha notato che lui imita molto gli adulti ed i bimbi e tende ad ascoltare adulti che non siano familiari. Lo porto a giocare in una palestra dove mettono delle canzoncine ed i bimbi devono seguire le parole della canzone, lui lo fa senza difficolta’, ma credo che sia perché imita gli altri. Anche i libri non riesco più’ a leggerglieli, raramente si mette accanto a me ad ascoltare. E’ una continua lotta per ogni cosa ed e’ estenuante. Ci sono volte in cui va nel suo armadio e sceglie una maglia differente da quella che ha, predilige quelle mai messe.
Non ha difficolta’ a trovare soluzioni per i suoi scopi, arriva ovunque (si arrampica dappertutto). Usava anche il nonno, che era in visita, portandolo in tutte le stanze per farsi alzare per accendere le ventole. E’ un bimbo allegro, ride spesso e anche se si fa male giocando non piange. E’ molto affettuoso, abbracci e baci ma solo con noi di famiglia.
Mangia senza problemi, soprattutto le verdure, non ama dolci, mangia un po’ di cioccolata ogni tanto. Ho difficolta’ a fargli provare cibi nuovi; li prova solo se ha davvero fame oppure quando decide lui. Mangia da solo, con forchetta e cucchiaino, tranne un paio di cose.
Guarda la tv ripetendo ogni tanto le frasi dei personaggi (quando vede lo stesso episodio comincia a sorridere quando si avvicina la parte che lui sa lo farà’ ridere). Ama ascoltare la musica, balla molto e canta a squarciagola (diciamo che e’ anche intonato ma le parole le urla e non si capiscono). Alle feste lui si butta nella mischia enza problemi.
Ha cominciato a camminare ad un anno e 4 mesi (tranne una breve camminata, ad un anno e due mesi, per correre dietro ad una bimba della sua eta’ appena conosciuta).
La pediatra mi ha consigliato logopedia, occupational therapy e behavioral therapy. Una mia amica ha suggerito anche testarlo per autismo. Sono molto confusa ed ho anche paura perché’ mi sembra che qui Negli Stati Uniti i bambini vengano classificati per ogni comportamento e vengano spediti subito a fare qualche terapia. Spesso per far pagare le terapie alle assicurazioni vengono classificati come autistici. La mia pediatra, quando ha saputo che non faceva il riposino pomeridiano mi ha consigliato di dargli la medicina per l’allergia. Ovvio che non ci penso proprio.
Ha qualche consiglio? Lo porto al chiedere hospital di Seattle per fargli fare una visita completa?
Mi scuso per questa lettera estremamente lunga ma volevo cercare di dare un’idea chiara della situazione
La ringrazio di cuore

Per avere un'idea più chiara

Per avere un'idea più chiara mi servono anche degli elementi sulla situazione, organizzzione, funzionamento della vita familiare, e altri che magari trova sul questionario-bambini nella colonna qui a sinistra. Ho l'impressione che il problema non sia tanto del bambino quanto del gestirlo e 'allevarlo', per così dire. Ma prima di approfondire mi dia le altre informazioni che dicevo, che probabilmente sono molto importanti. Ah, temper tantrum noi le chiamiamo 'bizze', semplicemente, e sono solo il segno di aver perso le redini del cavallino, che quindi si imbizzarrisce ed è più difficile 'domarlo'....
Temo che le visite complete che vanno di moda in questo periodo siano forse da evitare come la peste, ma aspetto di avere più dati.
Cordialmente

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare; età dei componenti : Madre 44 anni, Padre 46 anni, due sorelle, una di 13 l’altra di 10 anni (due cani e due gatti)
età del bambino/a: 3 anni ed un mese
problemi in gravidanza :diabete gestazionale tenuto sotto controllo con la dieta (nessun problema riscontrato dovuto al diabete)
NASCITA
a che settimana 38 (credo)
Parto naturale indotto (il ginecologo non voleva aspettare per via del diabete gestazionale perche’ la glicemia a si stava regolarizzando da sola e lui temeva che la placenta stesse invecchiando. Al parto ha controllato placenta e cordone ed erano in buone condizioni)
alla nascita : peso 3.400 kg- altezza 49 cm- non so circonferenza cranio, nella norma
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……..tutto nella norma
indice di Apgar: 1'……./ 5'………durata del ricovero in ospedale… : Immagino che sia un 5 perche’ il bimbo non ha avuto nessun problema. Dimessi dall’ospedale dopo 24 ore
PRIMI MESI
allattamento: latte materno, a richiesta 
inizio pappine, minestrine, verso i 4 mesi (forse prima?), minestre di verdure, pappe di riso
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale) : Staccato dal seno a due anni e mezzo (ho allattato anche le mie figlie in maniera prolungata), lo allattavo solo due volte, per farlo dormire. Ho avuto difficolta’ a staccare lui perche’ anche di notte spesso si svegliava nonostante avessi smesso di allattarlo da mesi, solo di notte. Dopo che ho smesso di allattarlo ha rifiutato di addormentarsi il pomeriggio

ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà… : Mai avuto difficolta’ a dormire, anche di notte dormiva bene, si svegliava per mangiare solo una volta
persone che lo accudivano : solo io, la madre con qualche aiuto minimo del papa’ o delle sorelle
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc) : Mangia molta verdura. Inizialmente ho avuto difficolta’ a dargli cibo da masticare, sembrava si strozzasse con molta facilita’. Ora non lo fa piu’ ma ho notato che non ama masticare la carne per cui spesso faccio il pollo molto morbido. Mangia comunque altri cibi duri e li mastica senza problema. Non dorme il pomeriggio, anche quando ha sonno preferisce giocare e, raramente, crolla nella sua stanzetta, per terra (sulla moquette). Dorme nella nostra stanza, ha il suo lettino accanto al nostro letto e spesso si mette nel nostro letto, abbracciato a noi). Prima si addormentava verso le 20:00 nel letto della sorellina mentre io leggevo un libro. Ora invece corre da una sorella all’altra fino a quando io do la buonanotte alle sorelle e lo porto a letto, verso le 21:00. Si sveglia sempre ad orari differenti, a volte alle 6:00 del mattino a volte alle 8:00. Purtroppo i suoi orari sono condizionati da quelli delle sorelle piu’ grandi, spesso mio marito ha turni serali in ospedale ed io devo gestirne 3 di bimbi tutti con richieste di avere un po’ di tempo con mamma per parlare. Lui si addormenta sdraiandosi accanto a noi. Raramente, sempre piu’ raramente, prima di addormentarsi salta nel letto. Spesso cerca di togliere il pigiama (sebbene mi sembra che ultimamente, dopo averlo forzato, si sia ressegnato)
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) Non ha nessuna abitudine, non ha ciuccio, mai usato, mai usato biberon o copertina
tempo video: nessun tablet, nessun cellulare, guarda cartoni animati mentre mangia
SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: In braccio (o nella fascia), nel box o sul tappeto
seduto da solo a che età :7 mesi
primi spostamenti a che età e come: non ricordo…ha gattonato per molto tempo
primi passi da solo 1 anno e quasi 3 mesi
capacità motorie attuali non ha nessun problema e si arrampica ovunque, salta, corre
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età: ha tolto completamente il pannolino a 2 anni 9 mesi. Prima, quando lo mettevo sul gabinetto rifiutava di fare pipi’ riuscendo a trattenerla per moltissimo tempo. Ha deciso lui un giorno che non voleva piu’ mettere il pannolino e da allora non ha mai avuto incidenti, sia di giorno che di notte

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi … a poche settimane

curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo : non ricordo ma era molto piccolo. Era sicuramente nella norma perche’ qui ad ogni visita pediatrica, mensilmente, ti fanno molte domande e ti dicono subito se c’e’ anche un minimo ritardo in cio’ che dice o fa 

cerca di comunicare e richiamare l’attenzione? Si, ci prende per mano oppure ci chiama (chiama per nome anche la sorella piu’ grande, la piccola ha un nome difficile per lui). Ci chiama se indica un aereo
facilità a capirlo e interagire…Non si capisce quando parla, tranne per piccole frasi tipo “andiamo mamma”. Solo se vuole l’acqua si capisce perche’ la chiede, per il resto ci tira, mette le nostre mani, ad esempio, sul Dvd quando vuole che cambiamo cartone. 

facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc … Quando si fa male non piange facilmente. Quando non ottiene quello che vuole piange molto. Ho notato che non vuole essere consolato quando piange perche’ e’ arrabbiato, solo quando si fa male (ed a volte neanche in quel caso) 
lallazione, gorgheggi… Sembra che ci siano in rari casi quando cerca di parlare. Quando era piu’ piccolo lo faceva continuamente, ha cominciato quando era molto piccolo
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) … E’ un poco diffidente, ma senza piangere, quando siamo con adulti nuovi o luoghi nuovi. La diffidenza passa dopo poco tempo. Non ha nessuna diffidenza nei confronti di altri bimbi, anzi li segue subito. Quando organizziamo feste, con moltissima gente che lui vede raramente, oppure anche se la festa e’ a casa di altre persone, lui non ha problemi di timidezza paura, anzi e’ molto a suo agio, cammina in mezzo a loro

modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro … Non siamo
ansiosi, se cade gli chiediamo di alzarsi, lo lasciamo correre con i bambini piu’ grandi senza dargli troppo addosso. Le uniche volte in cui lo teniamo fermi e’ quando siamo nei parcheggi. Cerchiamo cioe’ di essere non apprensivi ma neanche incoscienti. Dobbiamo stare un po’ piu’ attenti perche’ sale sulla cucina, cerca di lanciarsi dalla spalliera del divano. Diciamo che lo fermiamo proprio se rischia di rompersi una gamba.

CONDIVISIONE cerca di condividere interessi e attività cercando l'attenzione delle altre persone? Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere …Cerca sempre le attenzioni per giocare : Spesso cerca le attenzioni per giocare. Cerca la compagnia degli altri bimbi e li segue nei loro giochi. Non toglie mai i giochi dalle mani degli altri, solo dalle sorelle. Quando fa qualcosa guarda negli occhi per vedere se lo stiamo guardando. A volte dice anche “vieni”
SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO:
(età di inizio) 9 mesi
prime parole ……mamma, Cassia (la sorella),papa’
due parole insieme …2 anni e 7 mesi 
uso del no e del sì …. No piu’ o meno dai due anni. Non dice si, dice ok
frase minima (verbo e sostantivo )…. la frase piu’ lunga e’ stata “ancora a me” oppure dice “cos’e’?”. Non dice frasi lunghe e l’unica che ripete quando e’ arrabbiato e’ “ma che cacchio” (chiedo venia)
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo )…. Imita i giochi dei bambini seguendone danze e comportamenti o regole, gioca a nascondino. Gioca con le costruzioni, treno. Se gli siamo vicini gioca con gli animali e di molti ne imita il suono. Fa finta di prendere il te’ con la sorella. Giochi con formine o di carte non li ama. Non vuole aspettare turni, e’ impaziente. Usa alcuni giochi in maniera differente dalla loro originale funzione
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc … Scarabocchio, delle linee de dei cerchi

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga : Dipende dalle attivita’, ha piu’ interesse per quelle nuove. Costruzioni e treno ci passa almeno 15/30 minuti. Spingere macchinette anche. Se sta giocando fuori con i bimbi, con monopattino ad esempio, resta piu’ tempo
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .: ha molto interesse nei confronti dei bambini. Un po’ meno verso gli adulti ma se vede che questi gli danno attenzioni lui comincia a giocarci
figure principali cui è attaccato….. madre, padre e sorelle
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori…. a volte piagnucola quando il papa’ va via. Cerca la mamma ovunque se non la trova, tranne se il padre lo porta al parco o da qualche parte a giocare
RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti ...... bambini.....E’ timido con gli adulti ma se questi si pongono in maniera gentile lui subito prende confidenza e li coinvolge nei suoi giochi. Con i bambini invece non ha nessun segno di timidezza, subito li segue e ci gioca ma sebbene ne imiti le frasi noto che non ci parla davvero (non so se dipende dal fatto che parlano inglese e noi italiano)
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE …. :spesso sembra che non capisca e poi invece in altre occasioni sembra che capisca. Se gli dico andiamo lui comincia a cercare le scarpe. Sono piu’ le volte in cui sembra che non capisca. Dice grazie se gli passiamo qualcosa o thank you quando usciamo dal negozio
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI …. Se ha sete dice acqua, se deve andare in bagno dice cacca o pipi’, fame lo dice.
COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc)…., iperattivo capriccioso
adesione a regole, orari, limiti, …. Tentativo di ribellione ad ogni cosa. Mettergli il pigiama, farlo uscire dall’auto, farlo rientrare in casa ecc. 
obbedienza agli adulti …..Solo se quello che gli chiediamo va bene anche a lui. Ci segue senza problemi se passeggiamo, se siamo nei negozi. Per il resto e’ una battaglia su tutto
reazione a divieti, frustrazioni …. :Si butta a terra, piange, cerca di prenderci a schiaffi o testate
capricci, bizze ...urla
paure, fissazioni…. Non ha paura di nulla, non ama gli insetti. Alcune volte si arrabbia se ci permettiamo di disfare una cosa fatta da lui. Pero’ mentre lui la rimette come vuole ci guarda con aria di sfida o super arrabbiata. Pero’ questa abitudine sta scemando.
SCOLARIZZAZIONE
asilo nido ……….Non va all’asilo. Comincera’ a settembre
A che età ……………. Reazioni eventuali ………….
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........
RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri........ Quando vede altri bimbi li imita e ci gioca. Spesso a quelli grandi (ha due sorelle di 10 e 13 anni). Lo porto in piscina e lui adora l’acqua. Ancora non sa nuotare ma si lascia andare come se sapesse farlo. Aveva un amichetto della sua eta’, abbracci e salti quando si vedevano (amicizia fatta al club di tennis aspettando le sorelle. Bimbo che parlava solo russo, eppure si capivano. Purtroppo non viene piu’)
SITUAZIONE FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) : no, solo genitori e due sorelle (i nonni li vede una volta all’anno.
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia)… :Lui si sveglia verso le 7 a volte le 8, fa colazione. Durante la mattinata andiamo a fare spese varie, oppure parco, oppure lo porto a giocare in una palestra piena di bimbi dove mettono anche le canzoncine e ballano. Verso le 12:00 pranzo. Gioca in casa con me (non mi lascia fare molto in casa. Vuole continue attenzioni). Poi andiamo prendere le sorelle, ed io devo dividermi tra compiti, portarle a tennis (mentre il poverino viene trascinato con me). Alle 18:00 siamo a casa e mentre io preparo la cena lui e’ fuori con il padre a giocare con gli altri bimbi. Spesso il padre lavora fino a tardi per cui lui o e’ in casa o con le sorelle oppure gira cercando da fare o attenzioni. A volte porta i giochi in cucina per non restare solo.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....)........., siccome e’ una lotta su ogni cosa io devo ammettere che scelgo le battaglie e cedo su altre cose. Io sono la piu’ severa in casa, purtroppo le sorelle o il padre cedono su molte piu’ cose. Lui dorme in camera con i genitori, il suo lettino e’ attaccato al nostro e lui viene sempre accanto a me, si accoccola e si addormenta. L’orario e’ verso le 21:15-21:30. Metto a letto prima le bambine perche’ il giorno dopo hanno scuola. Lui corre da una stanza all’altra dimostrando gelosia per quei minuti che passo con le sorelle. Il papa’ spesso arriva tardi e quando c’e’ non riesce a tenerlo con se’, fuori dalle stanze delle sorelle. Come dicevo noi ci imponiamo su molte cose, costringerlo al pigiama, costringerlo a provare cibo e gli orari
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) nessun cellulare o videogiochi.Guarda cartoni animati, scelti da noi. Li guarda solo quando mangia, tre volte al giorno per 30 minuti
EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....nessuna
Visite mediche, ospedale, altro… Ha cominciato logopedia. Mi hanno consigliato terapia occupazionale ma ho rifiutato (consigliato dalla pediatra ma sconsigliato dal logopedista, che lo conosce meglio)
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,…) visita dall’oftalmologo fatta perche’ la sorella ha ambliopia. Nessun problema su di lui. Mai fatto visita udito perche’ sembra che ci senta. In dubbio se farla comunque
Altre osservazioni ……….Ho notato che vuole continue attenzioni. Credo che da un lato abbia ragione perche’ il pomeriggio e’ trascinato dietro gli impegni delle sorelle. Noto che quando ha piu’ attenzioni e’ molto dolce, baci e abbracci. Forse e’ anche annoiato. Anche quando era piccolo preferiva sempre guardare avanti quando lo portavo nella fascia. Quando guarda i cartoni animati mi tira spesso accanto a lui o se c’e’ una scena che lo fa ridere mi guarda per vedere se rido anche io. Abbiamo cominciato a fargli capire quando siamo contenti se lui fa qualcosa di buono; metterlo da solo se cerca di picchiarci e gli togliamo i giochi che lancia. Come le ho gia’ detto io temo solo che qui negli Stati Uniti li etichettino per un qualsiasi comportamento mandandoli a fare terapie inutili. Per finire, sono tre le cose che piu’ mi preoccupano : il fatto che spesso mi sembra di parlare con un bimbo di due anni e non di tre; che da’ schiaffi e testate: e che lancia gli oggetti. Ma davvero ci sono possibilita’ che sia autistico, nonostante sia tanto socievole, ami le feste, ballare e cantare con tutti gli altri e non ami stare solo?

Sembra un bambino testardo e

Sembra un bambino testardo e capriccioso, abituato a voler fare come vuole lui. Forse viziato come maschietto dopo due figlie femmine, finora a casa da solo con la mamma tutta per lui, almeno una parte della giornata, reazione di rifiuto allo svezzamento , al controllo sfinterico, in generale alle richieste ambientali, che magari sono un po' 'vizianti'. Dorme ancora con i genitori ( come molti, ma forse è una diseducazione diffusa...), abituato insomma a comandare lui e a farlo senza bisogno di parole, come i sultani, e a ribellarsi a ogni cosa non voluta da lui. In queste condizioni, e con un allattamento prolungato al seno, è frequente nella mia esperienza un ritardo del linguaggio. Non ci vedo niente di 'biologico' (veda nella colonna qui a destra gli articoli sull'autismo come diagnosi priva di validità sia clinica che concettuale, sostenuto anche dalla drssa Waterhouse di New York) - a parte la necessità di un EEG nel sonno spontaneo per escludere una forma di afasia-epilessia (sindrome di Landau Kleffner) - ma penso che sia un ritardo a patogenesi ambientale, suscettibile di un'evoluzione positiva con la maturazione. Molti bambini cominciano a parlare dopo i tre anni. Il rischio però, con le procedure standardizzate in uso oggi, è che venga etichettato come 'spettro autistico' con tutte le disastrose conseguenze.
Consiglierei di variare un po' la situazione familiare in direzione della crescita, con un maggior intervento del padre e con delle richieste ambientali adeguate alla sua età, con calma e pazienza e determinazione senza paura delle sue reazioni. Dovrà imparare che bisogna dar retta agli adulti e che la mamma non è sotto il suo esclusivo controllo. Forse qualche 'babysitter' brava e non troppo psicologizzata potrebbe aiutare. Sul parlare invece consiglio di non fare nessuna pressione: come per l'educazione sfinterica e il mangiare sono dei campi in cui è bene non ingaggiare scontri diretti ma limitarsi ad agire indirettamente sul contesto, di limiti, regole, orari, e al motto prima di tutto capirsi, il come verrà dopo.
Più che 'autistico', bisogna evitare che diventi tirannico ed oppositivo ( le diagnosi sono pronte anche in questi ambiti..., anche se oggi qualcuno tende a rinviarle e proporre la denominazione cumulativa di ESSENCE, per tutti: veda sempre gli articoli suddetti).

La ringrazio per sua

La ringrazio per sua risposta. In effetti, sebbene io non sia permissiva (ecco perche' sono esausta), ho notato da tempo che gli altri membri della famiglia lasciano correre quando lui vuole fare qualcosa. Ho cresciuto le mie figlie allo stesso modo e non ho mai avuto problemi, sono molto dolci ed ubbidienti. Stabiliro' delle regole che tutti dovranno seguire. Evitero' ogni test proprio perche' sospettavo cio' che lei mi ha appena confermato. Grazie! Le faro' sapere.

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