Fobia delle scale

Egregio Dottor Benedetti,
Le scrivo per avere un suo parere riguardo la fobia specifica nel mio caso paura delle scale soprattutto nello scendere inoltre non tutte mi spaventano, dipende da alcune caratteristiche presenza o meno del passamano,dal colore,se sono ripide o meno e persino da come mi sento.
Sono in psicoterapia da diversi anni e mi trovo bene con la terapeuta.Grazie alla psicoterapia il mio carattere è migliorato più disponibile e spontanea,ma la fobia ha un andamento varibile.
Non vorrei annoiarla con le scale,ma sono un ostacolo che si presenta spesso,tra le tante fobie proprio questa e perchè no quella dei serpenti?La fobia era presente sin dall'infanzia ma era molto meno invalidante ovvero affrontavo meglio le scale.
Ricordo che allora tendevo a nasconderla e siccome i "modelli di scala" che mi spaventavano erano relativamente pochi era più facile.Facevo questo perchè i miei genitori mi paragonavano ad altri bambini che non avevano paura ed erano bravi.In pratica da questi paragoni ne uscivo male come soggetto incapace.
Insieme alla terapeuta abbiamo notato che la fobia aumenta quando ho meno fiducia nelle "mie risorse" e quando mi sento in trappola ovvero non posso tornare indietro.
Purtroppo ora ci sono entrambe le condizioni,Le chiedo se secondo lei ci sono dei modi per impedire che si formi questo legame o nesso tra le difficoltà che si incontrano nelle vita e la ricaduta sulla fobia.
La ringrazio per la sua cortese attenzione e cordialmente la saluto.
...

ancora grazie

Gentile Dottore,lei scrive che presumo delle cose che non so,se scrive così,non è così evidente la caratteristica di cercare altre informazioni,di non fermarmi a ciò che appare.Presumere implica anche basarsi su poche informazioni e arrivare a conclusioni,a volte ci si arriva anche senza informazioni,proprio come dice la parola per "Presunzione"o dato per scontato.Di solito mi guardo intorno,ma da ora in avanti farò di meglio.Vado per tentativi quindi posso scrivere sciocchezze.Si riferisce forse all'episodio dei sette anni?in questa sede ho scritto in proposito,ma per sommi capi.Alla morte della mia amica?questa non è una "presunzione" è una certezza,forse non si sarebbe salvata facendo altri tentativi,ma la vita di una persona vale qualche tentativo,sarà pure una presunzione,personalmente avrei tentato,poi ognuno è libero.Inoltre scrive che "non mi fido di chi guida la barca".Penso alle scale,quando devo affrontarle,non c'è nessuno al comando della barca,ma ci sono io,con le poche,inefficaci "risorse",non mi fido di me stessa,non ho capacità per affrontarle( non so dove mettere i piedi,inciampo e se non mi reggo al passamano-elemento esterno-cado e con quelle risorse limitate non posso che cadere)mentre se prendo l'ascensore sono al sicuro,ma non dipende da me la barca.Al timone della barca vanno bene tutti tranne me, persona priva di qualità o risorse.Da qui un ulteriore motivo per ringraziarla,questo aspetto me lo aveva fatto notare la terapeuta,di solito abbandono la nave e lascio la guida ad altri perchè è maggiormente dotato,mi lascio trascinare,non provo neanche a dire -ma forse..-.L'altro è sempre migliore,più capace.Questa non è semplicemente una presunzione un pò c'è dell'esperienza,un pò perchè non mi è stata rimandata l'immagine di persona con qualche risorsa o strumento,se non si sa di averli gli strumenticome si possono usare?Ora per la prima volta dice la terapeuta(spero di non aver fatto cosa impropria a parlarne con la terapeuta) non mi sono lasciata trascinare e questo a prescindere da eventuali ragioni o torti.In questa sede non ho "abbandonato la nave",anche se rispetto a lei Dottore, mi trovavo in svantaggio nel senso che ero io a chiedere aiuto.Grazie a lei Dottore per la prima volta ho intravisto gli strumenti e forse come dice la terapeuta ho iniziato anche ad usarli.Non so se era nel suo intento fare questo,ma è accaduto.Grazie.C.

Mi limito a cogliere dei

Mi limito a cogliere dei possibili significati in quello che scrive e riferirglieli. Rivedersi da un'altra angolatura spesso è utile.
Non so perchè mi attribuisce l'intenzione di terminare questo scambio, non ne ho motivo. Decida lei se continuare o meno, se sente che l'utile prevale sull'inutile o sul dannoso...
Comunque luglio e agosto non so ancora come saranno i miei collegamenti internet, forse un po' più difficili.

ironia della sorte

Ho inteso male una sua risposta,quasi fosse un consiglio definitivo,ma avevo capito male.Finora,almeno per me,gli aspetti positivi prevalgono.Uno è avvenuto per caso e se non fosse stato per l'ausilio della Dotteressa non l'avrei visto,in ogni caso che ben venga.A proposito del caso secondo lei quante sono le probabilità che dei gradini si rompano proprio al passaggio di un climacobobico?Anche questo mi è successo,stavo scendendo da una scala a libro,evitando con accortezza gli scalini più alti e saldamente aggrappata alle sponde.Quando gli ultimi gradini(quelli più bassi) cedono,è stato solo uncaso che non mi ero fatta male oppure grazie all'eccessiva prudenza.Mi pare disponibile a continuare lo scambio,per evitare problemi di connessione riprendiamo a settembre,semprechè sia d'accordo.C.
P.S.
-non ancora capisco cosa intende per elaborare un trauma;
-cosa pensa della pedofilia;
-quali ritiene che siano le cose ritengo di sapere.
N.B.
dovunque andrà in quei due mesi le auguro di trovarsi ciù che bene.

Allora: Lei può porre tutte

Allora: Lei può porre tutte le domande che vuole, ma io non mi sento obbligato a risponderle direttamente. Può darsi che trovi le risposte nel contesto, via via. Sono dell'idea, credo di Poincarè, che la risposta è la disgrazia più grande che può capitare alla domanda, cioè la sua fine... E' vero anche spesso, come dice 'Quelo', che "la risposta è dentro di te, solo che è ... sbagliata" . Quindi diffidi delle risposte, da qualsiasi parte provengano.

Non ho detto che mi sarà sempre impossibile rispondere nei prossimi due mesi, solo che sarà meno frequente, probabilmente. Ma non interrompo completamente il mio lavoro sul sito.
Quanto ai gradini che si rompono proprio a Lei, fa pensare agli arcolai della bella addormentata, li avevano fatti sparire tutti, uno solo era sfuggito e guarda caso...

libera scelta

Come preferisce e poi in questa sede è difficile a rispondere a domande così complesse come sono le prime due per quanto riguarda la terza considerato che proprio non ho capito a cosa si riferiva non posso nè assentire o dissentire o fare altro,l'unica cosa possibile è fare un atto di fede(cosa che tra l'altro sconsiglia-diffidi delle risposte-figurarsi se consiglia degli atti di fede).Potrei immaginare,ma immaginare è ancor meno di presumere,quindi meglio lasciar perdere.
C'è un'ultima possibilità ovvero una variante della frase-lei ritiene che ci sono delle cose che ritengo di sapere- che diventa-lei crede di ritenere che ci sono delle cose che ritengo di sapere-ma in questo momento ho l'impressione che parlliamo di cose diverse.C.
P.S.
Per le prime due proverò a fare come dice,ma ci può essere anche un'altra via.

domande

Gentile Dottore,l'altra via ha portato frutti parziali ovvero ho trovato nel suo blog un inizio di rispoata alle prime due domande.Poi si vedrà.Per la terza la lascio in sospeso o la lascio perdere,mi pare che gli scambi non si limitano solo a quella frase,c'è molto altro di cui tener conto.
A volte mi capita di aver paura intensa e immotivata,ma non è come la fobia.Anche in questo momento.
Grazie.C.
PS
-perchè alcune buste sono bianche ed altre gialle o a metà?
-mi scuso per i troppi refusi.

permesso

Gentile Dr,forse le sembrerà strana come richiesta se non addirittura scortese,ma ogni tanto,raramente,posso usare questa pagina per riportare delle considerazioni(come un quaderno con pensieri in libetà) circa le cose che non conosco?ovvero come Alice...in pratica i link diventerebbero come un passamano della scala.
Per riportare queste cose esistono i diari,ma come passamano non funzionano,perchè ho sempre bisogno del passamano?
Grazie sia se mi permette di usare il passamano sia che non lo ritenga opportuno ed infine grazie per la cortese attenzione.
Claila

Bella l'idea che scrivere qui

Bella l'idea che scrivere qui sia come avere un passamano per percorrere le 'scale' che le fanno paura. Non vedo perchè non dovrei essere d'accordo. Spero anzi che l'aiuti progressivamente a fare anche qualche scailno senza tenersi, pensando che il passamano c'è in caso di bisogno.

pensieri in libertà

Pensieri in libertà,senza vincoli si alcun tipo.Una parte della lista dei no- nessun luogo è sicuro-,ma ora ho il passamano e i luoghi possono sembrare meno insicuri anche la visuale cambia.Ma cos'è la paura?Paura è quando sono di fronte alle scale e immagino cadute rovinose,ma un minimo di pericolo c'è,anche una buccia di banana può essere estremamente pericolosa.Paura è qella cosa strana che mi prende ogni tanto,acuta,senza motivo,diversa sia dalla fobia che dall'attacco di panico.A volte sento in contemperanea una forte sensaione di gelo a volte quando dura un pò più a lungo come la sensazione di voler smettere un gioco che non è più divertentente,ma pericoloso e posso solo dire basta ma non smettere perchè sono come una bambola senza vita.Un giocattolo in mano ad altri.Poi passa.
Paura,per fortuna ora mi pare sia scomparsa,quando mi trovo nei bagni(proprio le stanze) non illuminati.Quale sia la pericolosità dei lavelli o delle vasche,mi è oscuro,non capisco,forse la paura non empre si comprende.Così tempo fadi notte ero andata a bere dell'acqua senza accendere la luce e per sbaglio mi ero ritrovata nel bagno.Attimi di paura super,mi era smbrato un tempo interminabile fino a quando non avevo pigiato l'interruttore.Non so descrivere quei pochi minuti.Non poteva più andare così.....
Paura si era manifestata qualche estate fa nella forma di sintomi insopportabili ed ero solo senza passamano.Per fortuna "l'attico"(la razionalità)era ancora abitato e con l'ausilio della logica e un pò di pazienza i sintomi erano spariti.Se fossi andata allora da un suo collega probabilmente non mi avrebbe risparmiato qualche farmaco.Razionalmente so che è praticamente impossibile si veifichi di nuovo una cosa del genere8tante circostanze molto particolari),ma la paura a volte si ripresenta e questo poco riguarda la razionalità.
La mano che si ritrae dalla fiamma,istintivo,così mi capita se mi toccano le spalle..di spalle magari per salutarmi,non è la mente che avverte il pericolo,ma... naturalmente non succede niente e saluto, ma quella frazione di minuto è indescrivibile.
Durante l'estate famosa e anche nel suo post ero rimasta sola per una serie di equivoci con la terapeuta,non so come sono riuscita a venirne fuori,ma per quanto mi è possibile cercherò di evitare gli equivoci(le ricorda qualcosa?).Alla dr mancavano delle informazioni(ero convinta che certe informazioni fossero in suo possesso,ma non era così) e quindi nel post estate non poteva aiutarmi e quanto a me ero ancora stravolta e quindi poco razionale.Mai più una cosa del genere.
Ho scritto queste cose sapendo che c'è il passamano.........
Passamano non permettere che rotoli giù per le scale.....
Pensieri senza nè capo nè coda.Proprio liberi.
Buona Domenica Claila.

Chissà se le scale che le

Chissà se le scale che le fanno paura sono quelle che scendono dall' "attico" ai piani inferiori..., dove ci sono i bagni e altre stanze, e lei può sbagliare, nel buio...

elogio della follia,per me della paura

Per i primi tempi userò un pò di più il passamano,con il tempo l'utilizzo sarà più di rado.
Forse a farmi paura non sono le scale,ma la caduta,che nel caso delle scale non è una semplice probabilità diventa quasi certezza.Cadere implica ritrovarsi per terra.Cosa c'è di tanto angoscioso nel trovarmi per terra?dopo tutto cadendo non ho mai subito danni degni di rilievo,un pò di sangue dal naso che pur subendo dei traumi non sono così terribili.La paura di ritrovarmi per terra rasenta il dolore,significa essere impotente rispetto a qualcosa piùgrande di me.
In questo momento mi pare come di essere per terra e non so come reagire,forse accenderò una sigaretta(recentemente ho letto un titolo del scienceDaily in cui si notava un legame tra fumo di sigaretta e traumi infantili,mah!).Mi pare di aver capito che lei sia molto diffidente,le assicuro che non è una bella sensazione.
-Per quanto riguarda la sua riflessione,non mi sento di escludere che sia probabile,tuttavia la casa a cui si può riferire non è la casa di famiglia,ma dove era accaduto l'episodioxy,appaiono le due variabili perchè ci sono tante cose oscure che non saprò mai.Se insieme alla terapeuta è stato possibile fare un minimo di luce è grazie a mia madre che a bambina mi aveva consigliato di conservare alcuni quaderni di quando avevo cominciato a scrivere.Come Lei avevo messo in conto anche la possibilità dell'immaginazione,ma come ho fatto vedere i quaderni alla Dr ha subito escluso quella possibiltà,c'erano dei disegni molto espliciti,cose che una bambina a quell'età non sa.Conferma del parere della terapeuta l'avevo avuta sia da un mio amico urologo che mi aveva dato alcune spiegazioni di andrologia che da A,un medico a cui mi rivolgo quando ho dei problemi.Allora il passamano era mancato,avevo chiesto aiuto,in modo molto contorto,ai miei genitori,che non avevano capito,non solo la richiesta d'aiuto si ritorceva contro.Ora capisco che per loro era praticamente impossibile comprendere,ma allora no.La base sicura diventava scivolosa.A quanto pare non avevo gestito bene la situazione e il passamano anche peggio.

Ho letto il libro "un giorno tutto quest dolore ti sarà utile",trovato esilaranti i dialoghi tra il protagonista e la psichiatra.Grazie per il consiglio.
-Le chiedevo in qualche link precedente il parere su alcune questioni.Così mi arricchisco e faccio come un collage di opinioni,pareri,almeno così mi illudo che anch'io ne abbia,ma come può il niente avene di propri?Leggendo nel suo blog ho trovato l'identificazione proiettiva(inteso come meccanismo di difesa o mezzo di comunicazione),ho sorriso per proiettare qualcosa bisogna averla......Quando ho fatto notare questa cosa ovvero che non avevo niente da dare o da proiettare,non era molto d'accordo,e a proposito della proiezione aveva aggiunto sia nel bene che nel male riesci a distruggerti,ma il niente si può distruggere o trovarsi incapace o altro ancora?Conferma del niente quando i passamano era come se si ritirassero.
Ora vado a fumare.
Claila

ancora,di nuovo

Gentile Dottor Benedetti,metto le mani avanti e mi scuso se torno di nuovo su questa pagina.
Oggi proprio non mi riesce ad alzarmi da terra....
Confusion#In base alla sua esperienza è frequente l'insonnia tra i teen ager?Ricordo che avevo serie difficoltà ad addormentarmi.Da qui il flunox.
-Trascrivo un pensiero scritto su un quaderno di allora."Oggi è una brutta giornata.Il sole è giallo.Il tavolo serve per manciare"Confondevo c e g idem con v e f.
-La paura delle scale non si nota e così mi era capitato che alla fermata dell'autobus un signore con gravi difficoltà a camminare mi chiedesse un aiuto per salire sul mezzo.Francamente avevo avuto un attimo di esitazione e non perchè non volessi essere d'aiuto,ma per fortuna si trattava di salire...
-Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire.Riguardo la mia amica un medico mi aveva avvisato,non era il caso di essere così ottimisti,aveva tentato di mostrarmi i possibili limiti e che la ricerca dello specialista doveva essere molto accurata.Ma allora volevo sentir dire che sarebbe andato tutto bene.Limiti che anche lei,Gentile Dottore riporta nel suo blog e se ricordo bene da anche qualche suggerimento su come scegliere lo specialista.
-che confusione!ma forse la sensazione di essere per terra in seguito ad una caduta non metaforica sta scomparendo.Grazie per la cortese attenzione.
Claila

passamano

Gentile Dottore.avevo scritto che di rado avrei usufruito della pagina(passamano),evidentemente avevo sottovalutato la necessità del mezzo.Perchè ho sempre bisogno di un passamano?Perchè non posso essere come le persone comuni che non cadono al minimo soffio di vento?Sono io che rendo scivolose le scale come scrive in suo recente post?Così scivoloso il modo di scrivere tanto da confondere,da rendere inafferrabile il senso?
E non basta gli ultimi due post così liberi(troppo)persino dalla logica.Avrei motivo per provare vergogna!!!sia per il contenuto sia perchè non sto onorando quanto era scritto nel link.Forse vorrebbe tornare su suoi passi.....
Nei link precedenti la domanda inerente l'insonnia non era priva di fondamento.
P.S.
-Ha tra le mani un altro libro?
-Dottore,mi pare di aver capito che diffida delle risposte e delle parole altrui se non verifica di persona,mi sembra dalle sue risposte che non ha dubbi sul fatto che mi fanno paura le scale,trova qualche altra cosa credibile in tutti questi links?
-forse questa domanda posso farla,anche perchè qualsiasi persona viene nel suo studio la scopre e non può essere oggetto di tutela della privacy,come definirebbe la sua voce?
-spero di mettere da parte il passamano,non solo per me,ma anche per Lei.
Grazie
Claila

Beh, l'"elogio della follia"

Beh, l'"elogio della follia" di Erasmo è un libro interessante e divertente e anche attuale...

Noto che, ogni tanto, lei "pensa per me".... (come dice nelle sue ultime parole), però rischia di non indovinare.
E poi sembra molto curiosa di quello che mi passa per la testa..., quasi di più che non di ripetere "la sua storia", quasi come un ritornello, un biglietto da visita, che forse si è stufata un po' di ripetere, come se dovesse inscenare sempre la stessa scena, ripetere sempre le stesse battute di un vecchio copione di cui non riesce a liberarsi...
(ora mi sa che si arrabbia)

Rileggerò il libro

Grazie per il consiglio rileggerò il libro,spesso con una seconda lettura si trovano nuovi aspetti interessanti.
Non vorrei essere scortese scrivendo tanti post che a quanto pare sono pure ripetitivi.Sicuramente le scale le troverà sempre.Non volevo "pensare per Lei"solo non sconfinare nella scortesia o peggio essere invadente.
Vero sono curiosa di quello che le passa per la testa.In generale sono molto curiosa del pensiero altrui,perchè pensare implica un'esistenza,un modo di essere,mentre io...ma non mi ripeto questa cosa già scritta in un altro link.Le avevo chiesto solo se tra gli argomenti trattati trovava qualcosa di credibile,a parte la paura delle scale,e questo per la sua stessa ammissione di essere diffidente.Se mette in dubbio tutto avrà i suoi motivi e non sarò io a tentare di convincerla che non sono bugiarda,anche questa affermazione può essere oggetto di diffidenza.
Come dice,ripeto un copione?mah!non so.Non mi arrabbio,perchè ho letto molto dal suo blog e ho cambiato prospettivainfatti alcune sue risposte passate le leggo in modo molto diverso.La mancanza di informazioni porta ad errori.Se ripeto un copione allora i link sono tanto noiosi e ripetitivi?Strano persino la fobia non si ripete è una variabile difficile da tenere sotto controllo.Divento di nuovo ripetitiva e noiosa,per riproporre un copione bisogna avera qualcosa da riproporre e non ho niente da riproporre,se spesso le ho scritto riguardo l'episodioxy è solo per riportare il lavoro fattoin altra sede o il parere di altri specialisti,non c'è niente di mio.
PS
troppo personale la domanda sulla voce?
Grazie.Claila

Qual era la domanda sulla

Qual era la domanda sulla voce? forse l'ho persa.... Quanto al riportare da altre esperienze, immagini di costruire una casa: prenderebbe pezzi dalle altre case, fatte in altri posti?
Ho poi l'impressione che lei sia sempre allo specchio a guardarsi ( e ovviamente non le vada bene niente di quello che vede...)

voce

Le chiedevo come definirebbe la Sua voce...calma senza inflessioni,nasale,profonda,ecc.Pensi alle voci dei doppiatori del cinema,che splendide voci!Chissà com'è la sua voce!Terminato da poco di leggere un altro libro del Prof Andreoli e mi viene in mente la sua voce,lo ascolterei per ore,a prescindere dall'argomento.Il suo modo di pronciare le parole contenenti scio/scia.
-Bella l'immagine delle case,vero tendo a prendere pezzi dalle altre case,fatte in altri posti e da altri.Senza materiale nulla si può costruire,rimane il niente.Ho preso anche da Lei,spero non si senta derubato per questo.Preso anche da qualche psicoanalista,dal grandissimo Keynes o da Beethoven ecc.Persone che non hanno niente in comune se non una "personalità" notevole,affascinante,da scoprire.Penso con quanto dolore scriveva Beethoven della sua sordità,al disagio che provava nel non poter più suonare il pianoforte.Al suo testamento.Alla facilità con cui gli è stata messa l'etichetta di depresso.Brutta bestia l'otosclerosi si passa da fischi e ronzii e poi un giorno non senti più niente.Tutto questo a un musicista.Difficile capire chi perde l'udito.
-Ha l'impressione che sto sempre davanti allo specchio?può essere,forse spero che rimandi qualche immagine a prescindere dal segno,ma il niente non rimanda immagini.Forse per questo prendo da altre case,così anche il niente si materializza.Non accade neanche questo e volte si visualizza solo un cumolo di macerie o insieme di cose messe insieme,ma senza coordinazione e non sempre capita.
-Oggi sono meno costruttiva del solito.Non so perchè mi terna in mente un Signore incontrato per caso al terminal bus.Eravamo in attesa dell'autobus e per ingannare il tempo iniziammo a fare due chiacchiere.Era calmo,parlava con tono sereno e poi iniziò a dire che non voleva tornare in clinica,ma era certo che lo avrebbero ricoverato di nuovo.A dire il vero in principio mi era sembrato uno scherzo sia per via del tono tranuillo sia perchè ne parlava con una sconosciuta.Ma il suo racconto si riempiva di dettagli.Mi limitai ad ascoltare lo sfogo.Saliti sull'autobus era diventato ansioso,si muoveva a scatti,parlava in modo frettoloso con l'autista.Un'altra persona.Forse avevo fatto l'effeto di una benzodiazepina.Il punto è se aveva sentito la necessità di sfogarsi con una sconosciuta,viene da pensare che doveva essere disperato e che forse c'è ancora da fare in certi ambiti,malgrado la legge Basaglia.Come mai in quel momento non avevo pensato alla mia amica?
Grazie,Gentile Dottore.
Claila

Lei è interessata alla voce

Lei è interessata alla voce delle persone, quindi... Particolare chiedere della voce per email... Non so com'è la mia, quando mi sento registrato mi fa sempre uno strano effetto.
C'è qualcosa che riguarda l'esterno e l'interno, il contenitore e il contenuto, il suono e il significato.
Particolare anche l'episodio sul bus e il suo paragonarsi a una pillola... e torna il pensiero della sua amica... come se fossero (anche le altre) cose non ancora digerite ... ferite non ancora cicatrizzate... Cos'è che impedisce di cicatrizzarsi alle ferite, come normalmente avviene, uno si potrebbe domandare, e potrebbe vedere se si trova qualche ostacolo che impedisce il naturale svolgersi delle cose, per cercare di superarlo e far riprendere il normale funzionamento.

amicizia è altro

Alcune ferite lasciano il cheloide.Come digerire la morte della mia amica? Un medico mi aveva avvisato dei possibili rischi che correva la mia amica,dei limiti delle cure e della cautela da usare nella scelta dello specialista.Ma ero sorda volevo solo sentir dire che sarebbe andato tutto bene.Non solo l'avevo lasciata da sola quando mi aveva chiesto aiuto e questo per via delle paure o forse,come dice lei ero troppo presa nello specchiarmi.Le cure non davano risultati?sicuramente se ne sarebbero accorti.L'amicizia è altro.Perchè non aveva incontrato uno specialista come lei?forse avrebbe avuto qualche possibilità.
Non so se tra le altre ferite,eventualmente mi corregge se sbaglio,include l'episodio xy.Non è stata una semplice ferita,mi era stata tolta anche la memoria e quindi la possibilità di chiedere aiuto nell'immediato e dopo di condivederlo o tenerlo in un cassetto della memoria o di fare come Barbareschi.Senza trascurare l'ipotesi non tanto remota di passare per bugiarda o di essere dotata di grande fantasia.Dottor Benedetti forse lei sa perchè succede tutto questo,non capisco e nè probabilmente capirò mai.In questi casi si finisce sempre con l'avere un atteggiamento meno opportuno(punto di vista personale)non ne parlo e non si intravedono emozioni legate all'episodio(quali emozioni potevo avere considerate le circostanze')allora è facile che dissocio che ho parti incistate,ne parlo(forse anche a questo si riferiva)allora recito un copione.Questa è la mia visione dell'episodio,ma è priva d'interesse,viene da una persona che non ricorda,che non ha saputo usare neppure la dissociazione,che non sa neanche riportare uncopione.una persona che non sa neanche chiedere aiuto e che infine ha difficoltà persino a scendere le scale pur non avendo handicap.Questa prospettiva dell'episodio pertanto proviene da una perona poco credibile e questo può inficiare la stessa prospettiva.
Ho fatto come il Signore dell'autobus...
Claila

P:S.

Gentile Dottore mi era stata tolta la possibilità di rivolgermi ai genitori,come fanno i bambimi a quell'età e ora di rivedere l'episodio con la terapeuta e forse piangerci sopra,come spesso accade.Non c'è più niente da riproporre,rimangono solo dei quaderni con dei disegni e un corpo che ricorda,ma non può parlare o esprimere emozioni.Non ci sono specchi che riflettono queste cose.C'è solo il niente.
Dottore,non so come giustamente faceva notare,cosa le passa per la mente,chissà forse ora può metter in discussione l'idea del passamano.
Di nuovo
Claila

Come digerire la morte della

Come digerire la morte della mia amica? "
Si chiama 'lutto': è il processo psichico, doloroso, che ci porta ad accettare la perdita di persone, cose, esperienze, illusioni e a riprendere la strada, dopo un periodo . Fa parte della vita. Quando viene impedito da qualcosa, come un ostacolo, un bastone fra le ruote, u granello negli ingranaggi, uno si trova in un circolo vizioso da cui non riesce a uscire, manifestato magari da 'sintomi' vari. I 'sensi di colpa' verso la persona perduta sono uno di questi ostacoli, e allo stesso tempo un modo di non staccarsene, di non 'seppellirla' (la persona o l'esperienza): come quelli che tengono i morti in casa e non si decidono a staccarsene e lasciarli andare al loro posto, ovviamente la casa (la vita) diventa invivibile.
C'è qualcosa per cui Lei non riesce a staccarsi dalle esperienze del passato (buone e o cattive, forse più quelle cattive...) e cerca di mantenerle nella sua 'casa' (nella mente), rendendola però invivibile...
Bisognerebbe trovare gli ostacoli per ridurli e lasciare che i ricordi vadano al loro posto lasciando il posto per le esperienze della vita quotidiana.

tante scuse

Gentile Dr, sarà lei a dirmi se mi appoggio troppo o con troppa frequenza al passamano.
Ieri ho scritto troppo e da un punto di vista personalissimo di quell'episodio,ovvero ho riportato una prospettiva che non interessa nessuno.Mi ero lasciata andare.Forese lo strumento di internet lo aveva permesso in quanto non consente di osservare la reazione dell'altro,tra le possibili di disappunto,noia,di chi dubita ecc.Insomma sto facendo il coccodrillo....

"E' frequente nelle persone che hanno subito un abuso s. di mantenere un atteggiamento negativo e timoroso verso la sessualità,come effetto duraturo del trauma subito che può minare la loro personalità,se non sufficient. elaborato.Altri "traumi" familiari e vicende personali possono ugualmente condizionare gli atteggiamenti,le aspettative su di sè e sugli altri e rendere difficile l'adattamento ai contesti sociali.Le condote provocatorie sono spesso come dice il nome provocatorie,il tentativo di provocare un interesse,una reazione.I fallimenti e le conseguenze negative possono indurre alla ricerca dell'isolamento,cosa che un pò alla volta,diventa un circolo vizioso ostacolando ancor di più i rapporti sociali e favorendo le altre difficoltà".
Quale Dr sensibile avrà scritto queste cose?
Claila
P.S.
-Sa che è stato fotografato da goole maps?L'ho scopero per via delle scale.Il ragionamento è un pò tortuoso,ma lei capirà.
-Riflessione-Espressioni del tipo "condividere momenti di intimità" o "essere in intimità" non necessariamente riguardano la sessualità,ma ache la sfera emotiva.In entrambi i casi c'è una specie di contatto.Una parte di me definirebbe entrambe le circostanze "repellenti".

saggezza

Grazie per il suo saggio consiglio,ma come fa ad essere così saggio?Proverò a seguirlo.Può essere che abbia dei motivi per sentirmi in colpa,ma non ero la sola ad aver sbagliato e poi devo rispettare anche la scelta della mia amica,facendo così non rispetto la sua volontà.Nei cassetti della memoria metterò le belle giornate trascorse insieme,le lunghe passeggiate nel "giardino sotterraneo".Forse riuscirò anche ad andare al cimitero.Non dimenticherò la sua lezione di vita.mi aveva dato tanto
Non è semplice,ma ci proverò.

-Per quanto riguarda l'altro episodio negativo.I teorici,i clinici indicano come possibile strada quella dell'elaborazione del trauma dando per scontato che è la persona che non ne vuole parlare o non vuole ricordare.Poi grazie a oppotuni passaggi si può chiudere l'esperienza e andare avanti.Ma non è sempre possibile farlo.A volte può capitare che la persona non può ricordare(inteso come can e non come may).Allora quel percorso che spesso porta alla salvezza,ad una situazione migliore,diventa un modo per mettere a disagio la persona,per farla sentire di nuovo un incapace.Come mai chi si occupa di meccanismi di difesa non tiene conto di questa eventualità,perchè la ignora o la scinde?Forse questi casi sono meno uguali degli altri?
E' stato difficile superare i postumi di tale percorso,ringrazio la dott che mi è stata vicino e ringrazio anche la tanto vituperata razionalità poca o tanta che sia non mi ha abbandonato anche nei momenti più cupi.

-Sensibili,precise le parole del Dr riportate nell'altro link.......
Grazie per il saggio consiglio.
Claila

Qualcuno ha detto che il

Qualcuno ha detto che il linguaggio è necessario per dire bugie, mentre la verità non ha bisogno di parole, o qualcosa di simile. Ma per email non abbiamo quasi altri strumenti che il linguaggio - in effetti non solo, anche il numero delle email, il ritmo sono significativi, e lei lo sta dicendo da tempo, preoccupata. Ovviamente molte cose del linguaggio creano confusione, incomprensione, dubbi. La prima cosa da fare è prenderne atto e sopportarli. Sopportare quello che non si capisce senza eliminarlo in qualche modo è il primo passo.

ma e se

-Domanda posta in modo tortuoso l'altra volta.Le risulta che qualche ricercatore si è occupato di casi clinici in cui la memoria è oscurata per altri fattori che non sono i meccanismi difensivi?oppure qualche caso lei capitato di persona?
Si vede che certi casi non sono degni di attenzione o sono figli di un Dio minore o sono meno uguali degli altri.
Eppure appartenendo al genere femminile dovrei sapere cosa significano quelle espressioni.Di recente e non in tutto il globo il genere femminile ha visto riconosciuti i propri diritti,ma c'è tanto da fare.Basti pensare al diritto di voto oppure a come venivamo considerate nel diritto di famiglia,modificato negli anni 70.In un passato più lontano le donne erano considerate come una sorta di "proprietà"degli uomini.Non solo anche biologicamente in svantaggio,penso alle malattie o ai semplici fastidi o disturbi.Per contro i maschietti si lamentano di una loro ghiandola(guarda il caso è un sostantivo femminile),ma non bilancia il conto.

-come ormai le sarà chiaro raramente capisco e quando succede è sempre con un attimo di ritardo.Rispecchio come tanti la frase di Einstein "due cose sono infinite:l'universo e la stupidità umana e della prima ho molti dubbi".Quindi di cose da sopportare....

-Tuttavia non scrivo per evidenziare le diseguaglianze che sono tante oppure dei limiti,ma per condividere con lei(spero di non aver fatto un errore) la sensazione che per due giorni non ho avuto l'esigenza di usare il passamano!e non c'è stato bisogno neanche in una certa circostanza(non pensi alle scale) in cui mi immaginavo per terra e invece...

-Usato il linguaggio per mentire,ma non a lei anche in precedente link mi stavo illudendo-non ho superato i postumi del percorso/estate famosa,mi piace crederlo.
Claila

Non bado tanto alle ricerche

Non bado tanto alle ricerche di neuropsicologia (memoria, ecc), quindi
non sono molto aggiornato...
Forse Lei dà troppa importanza alla memoria, che poi, come si sa, è in
gran parte falsata dai 'conflitti di interesse' del protagonista...,
come le ricostruzioni storiche....
Meglio occuparsi dei sogni.... Non ricorda mai i suoi sogni?
Non ho capito il motivo della tirata femminista....
Due giorni senza passamano!!! Che intende più chiaramente?
Io credo che si mente più che altro a se stessi...

meno uguali

Il motivo della tirata femminista(avrei potuto scegliere altri esempi,ma sono unpò influenzata dal libro che sto leggendo."eunuchi per il regno dei cieli"scritto da una teologa tedesca.I Padri della chiesa non scherzavano in fatto di misogenia)) sta nel fatto che per acquisire i diritti civili c'è voluto del tempo,quindi nel passato erano meno uguali degli altri.Per dire che dovrei conoscere bene il concetto.Meno uguale degli altri anche quando attraverso letture,colloqui con la terapeuta ecc,ho scoperto che certe eventualità non sono prese in considerazione.Ma lei ha un'altra prospettiva.

-I miei sogni?Recentemente ho sognato l'apocalisse,molte persone cercavano di fuggire pur sapendo che era inutile.C'era sullo sfondo un cielo cupo pareva dipinto da Van Gogh.Ma non era un incubo,si svolgeva tutto con calma e ordine.Nei sogni mi capita di non poter obliterare il biglietto o di perderlo e arriva il controllore.Recentemente un pò diverso-arriva il controllore (poteva essere lei-per caso o per via delle scale ho scovato una sua foto su google maps,ma non sono sicura)un uomo alto con capelli e barba neri entrambi folti,mi avava incuriosito perchè indossava un blazer molto elegante e non parlava quasi fosse muto,ma questa volta avevo ben due biglietti.Di norma i sogni sono molto più complessi.

Due giorni senza passamano.La settimana scorsa l'ansia(sarà il termine giusto?) acuta si era fatta sentire e allora mi ero appoggiata ai links come se fossero dei passamano per superare quei momenti.Non ha sentito qualche muscolo dolorante?Non oso rileggere quei links,mi rimetto alla sua pietà e comprensione.Poi ci sono stati due giorni in cui l'esigenza di appoggiarmi era assente e lei si sarà riposato.Non solo mi sono trovata in delle situazioni,diverse dalle scale, in cui di solito ho paura di cadere,non è successo.
Claila

Due biglietti nel sogno: due

Due biglietti nel sogno: due giorni senza passamano?

Quasi lei di solito girasse sempre 'senza biglietto' a rischio di essere sempre beccata in fallo (sulle scale...)

Lei sembra essere critica, 'trasgressiva' verso le convenzioni sociali, le regole paludate: forse lo 'paga' sentendosi come se viaggiasse senza biglietto, o come una funambola sempre a rischio di cadere dal filo...

L'apocalisse in fondo è il Giorno del Grande Controllore, si potrebbe dire. Un incubo metodico, forse.... Immagino abbia letto la Banalità del Male, anche quello di una studiosa tedesca...

incredibile

Incredibile due giorni senza passamano!! Ancor di più incredibile quando mi sono trovata in una certa situazione e non mi sono guardata intorno alla ricerca di un punto d'appoggio!!anzi mi sono fermata e ho indugiato anche un pochino,come se fosse la cosa più naturale del mondo,per me non è stato sempre così.Anche nel sogno c'era abbondanza e normalità.Obiezioni di fondo:
-il trend continuerà?
-incredibile provare soddisfazione per cose che si fanno o che si dovrebbero fare normalmente.

-Le convenzioni sociali,le regole paludate spesso servono per imporre ad altri la propria morale e questo quasi sempre implica la riduzione della libertà dell'altro.Anche la psichiatria in un passato non tanto lontano imponeva una sua "morale" facendo passare per disturbi le libere scelte individuali.Non imporre la propria morale significa anche rispettare la dignità dell'altra persona.

-Anche nel libro da lei citato c'è un controllore o una forma di controllo: un processo per crimini commessi da un nazista.Il processo di Norimberga aveva cercato di fare giustizia,ma era solo la punta di uniceberg,non per nulla negli anni sessanta ci furono altri processi.

Gentile Dottore lei quando si trova davanti alle scale come le vede?come le affronta?Come si può notare ho davvero le scale in testa!!!!c'è chi ha il denaro(titolo di un libro di Andreoli)
Claila

hm... ho l'impressione che

hm... ho l'impressione che lei liquidi la mia risposta precedente (e il suo sogno) e torni al tema delle scale come per non pensarci di più....
"Nei sogni mi capita di non poter obliterare il biglietto o di perderlo e arriva il controllore." probabilmente Lei si sente spesso 'non in regola', e teme la comparsa di un 'Controllore' che scopre, davanti a tutti, la sua mancanza...
C'è di che farsi tremare le gambe, oltre che le vene e i polsi...

eludere,fuggire

Trova che lo abbia fatto di nuovo? una fuga o elusione...
Sentirmi spesso "non in regola?"Come potrei sentirmi in regola se spesso sono meno uguale degli altri?Il primo esempio che può venire in mente,quello più scontato,sono le scale,ma non è il solo.
Sempre dalla vita quotidiana,la difficoltà di trovarmi davanti a un banale cappuccino,per via delle mani poco ferme.Limite sovente sbandierato da chi mi conosce.La mancanza non è tra le più imbarazzanti,ma a volte conta come e quando viene prospettato un problema.Stranamente quando ne avevo parlato con un suo collega le mani erano ferme.Riconosco che rispetto al passato la situazione è migliorata anche se non risolta.In entrambi gli esempi non posso usufruire del servizio perchè "non in regola".
Il biglietto obliterato permette di usufruire di un servizio.I precedenti esempi più facilmente descrivibili,per gli altri più difficoltà.Come descrivere le situazioni in cui mi sono trovata in difficoltà,come può capitare a chiunque,e come risposta ho avuto una sottolineatura delle mie "mancanze" e a volte persino l'indifferenza.Qualche volta mi pareva di essere in un tribunale...Oppure quando cercavo di imparare qualcosa o ci riuscivo subito altrimenti ..niente.Alla fine ho rinunciato.Idem se avevo problemi dia salute.Vero che sono responsabile della mia salute,ma a volte c'è bisogno di una spinta,di qualcuno che mostri un minimo di interesse,che magari dia una mano nella ricerca dello specialista.Sempre senza biglietto.Biglietto che altri avevano.Biglietto che anch'io avevo nel sogno,erano addirittura due,che mostravo a lei (secondo me era proprio lei Dottore)nella strana veste di controllore.Lei che non si è tirato indietro,nonostante i links in cui la incoraggiavo a farlo.Lei che non si è fermato ai facili giudizi.Che è riuscito a "sopportare"alcuni links sconclusionati e forse provocatori.Non è piaggeria,mi limito ad osservare.
Per quanto riguarda la sua osservazione "che sembro critica o trasgressiva verso le convenzioni sociali".Non so a quali convenzioni si riferisce, forse le regole dello Stato o ordine costituito?la max violazione: fumato sigaretta dove era vietato;forse si riferisce alla morale dominante in generale ed in particolare a quella sessuale?Personalmente credo che bisogna osservare le leggi dello Stato,che sono altra cosa dalle regole morali(i giuristi sanno spiegare meglio di me la differenza).Nei limiti del "neminem ledere",vale la libertà del singolo.Forse intendeva dire altro,non so.
Claila

La notte buia dell'anima

Non sono stata chiara,lo scritto era oscuro e banalizava gli argomenti.Non sono riuscita a fare di meglio.Che tristezza!!!

Che tristezza avere ancora delle illusioni.L'economia ha sempre dettato le sue leggi e così vale per le grandi rivoluzioni del passato e per la guerra di secessione negli USA.Anche in questa crisi attuale in cui sembra che si adottino politiche economiche recessive,forse l'apparenza inganna....Eppure non riesco a smettere di credere nella libertà e nell'uguaglianza.Intesi sia come concetti astratti e generali sia nella vita quotidiana.Anche questo è un atto di fede.

Come Guy sto sperimentando "la notte buia dell'anima",ma lui aveva sia risorse proprie che un ambiente favorevole per arrivare all'alba.Che differenza-trovo difficile persino rispondere in modo chiaro.
Buona Notte
Claila

Le mie sono 'impressioni',

Le mie sono 'impressioni', ipotesi... Mi sembra che Lei le prenda come 'giudizi', spesso draconiani... Forse perchè Lei è spesso a giudicare, se stessa e la propria vita, e di solito in modo negativo, come non corrispondesse a dei modelli (inarrivabili). Ma forse in questi giudizi a volte 'si sacrifica' per salvare altri dal 'sacrificio'... La questione sarebbe allora scendere dallo scranno del giudice, o del sacerdote sacrificale, che chissà perchè lei avrebbe occupato

giudice.,PM.......

Le sue "impressioni",ipotesi intesi come giudizi draconiani?Ora è lei che "estremizza".Cercavo di valutare senza pregiudizi,senza dire subito -non è così-(ricorda?il bastian contrario),le sue ipotesi e ne è venuta fuori una risposta oscura,fatta quasi da slogan così sintetici da sembrare dei giudizi netti senza possibilità di appello.Trovo difficile parlare di alcuni argomenti anche se farlo in modo chiaro può essere d'aiuto.Almeno ci ho provato.Potrebbe aiutarmi lei a farlo,ma è chiedere troppo o approfittare della sua disponibilità.
--Mi piacerebbe corrispondere a un modello,ma niente di speciale o inarrivabile,quello della persona comune.
-Non so a chi allude quando scrive che avrei salvato con il mio sacrificio altri.
-Forse avrà pazienza,forse crede nel suo lavoro,sta di fatto che non è fuggito eppure poteva farlo.
.........certo come giudice non ho fatto i compiti,il giudice deve avere la caratterisca della terzietà.Veramente non molto tempo avevo sognato di essere una PM dell'antimafia.Nel sogno ero la PM Iacobacci (ma dove lo avrò preso questo cognome?non conosco nessuno che si chiami così) e vivevo sotto scorta.Per mia sicurezza i movimenti erano molto limitati e in ambienti ristretti.Questa situazione aveva danneggiato la mia resistenza psicologica tanto da dover ricorrere a ssri,neurolettici e altro ancora.Una sera particolrmente oberata di lavoro sbaglio farmaco e ci bevo anche un goccino di cognac(mai fatto).Mi accorgo dell'errore che poteva essere fatale,ma ne ero accorta in tempo quindi rimediabile,e avevo pensato_- vuoi vedere che incolpano la mafia per questo mio errore...-
Claila

cosa si è disposti a fare

Gentile Dottore non faccia caso ad alcune mie risposte.Se per superare la fobia occorre valutare alcune ipotesi lo faccio senza escludere neppure le eventualità più dure.
Quando ero andata dal suo collega era proprio per tentare la strada farmacologica.Non so come avrei reagito se non avesse compilato la ricetta probabilmente avrei perso ogni forma di decoro.
Diamo la colpa alle case farmaceutiche,ma spesso siamo noi pazienti che andiamo alla ricerca delle pillola che risolve tutto e se non ci viene prescritta rimaniamo delusi.Persino se avesse detto"meglio l'elettroshock" avrei valutato anhe quella di possibilità.
Ora non arriverei a tanto.....e non credo neanche ai farmaci.Forse perchè ho smesso di credere all'eventualità che la paura/fobia possa essere superata.
Quanto al resto è praticamente inesistente,una sorta di zombie.
-Secondo lei l'oggetto della fobia è scelto a caso oppure indica qualcosa?e la variabilità sia nel tempo che nelle caratteristiche dell'oggetto indica qualcosa?torno a una vecchia domanda le fobie possono trsformasi in altro?o possono celare altri disturbi?
Claila

Nel sogno dice che "Per mia

Nel sogno dice che "Per mia sicurezza i movimenti erano molto limitati e in ambienti ristretti"... Non sembra esserci molta differenza dalla realtà, no? Idem per quanto riguarda la sua "situazione psicologica"... e forse c'è 'avviso a stare attenta coi farmaci, e con l'alcool...
Il tutto avviene nel sogno nell'ambito della sua lotta contro " la mafia"...

Pr ora non è chiara chi è questa sua mafia...

La situazione che descrive e le sue domande mi fanno venire in mente una persona incarcerata che guarda la porta della cella e la studia e si domanda chi l'ha fatto e di che materiale è, ecc., mentre non pensa a come uscire dalla cella....

Forse la 'fobia' è la porta della sua cella, e Lei passa il tempo a farsi domande sulla porta, mentre sembra non badare al resto, "praticamente inesistente, una sorta di zombie".

Come è finita in cella, e perchè? Qui è un altro personaggio (venuto in mente a me...), rispetto al magistrato antimafia del sogno... Che Lei faccia entrambe le parti, e forse anche altre..., un po' alla Pirandello...?

sogni e dintorni

Subito domande:secondo lei com'è e quale sarebbe la mia "situazione psicologica?"
-Non occorre molta fantasia per dire che la paura delle scale limita i movimenti.
- per togliere dubbi ed equivoci: non uso farmaci, alcoolici,sostanze più o meno lecite.Periodicamente fumo delle sigarette,non sempre.Meglio sarebbe mai.
-chissà chi o cosa sarà questa mafia....
-Mi vede come chi sta in carcere e non cerca come uscire.Se fossi incarcerata e con la porta chiusa a chiave dall'esterno cercherei di capire la struttura della porta,di cosa è fatta,gli eventuali punti deboli per riuscire a superare l'ostacolo e quindi uscirei dalla porta spalancata,abbattuta o simili.Altri modi d'uscita più rocamboleschi e fantasiosi non fanno per me.

--Domande sulla porta/fobia-: Non so se ha seguito la serie televisiva il dr House.In una puntata un paziente del dr HOuse si rifiuta di chiedere/avere informazioni sulla sua malattia.Cosa inconcepibile per House: possibile che quel paziente non manifestava neanche un minimo di curiosità verso la propria malattia?Aspetto in comune con ilprotagonista della serie televisiva.Non è il solo,spesso mi ero ritrovata ad anticipare le sue battute.Naturalmente non condivido nè la professione nè l'abuso di vicodin.Avrei preferito avere aspetti in comune con il dr Wilson,ma anche in questo..
Non capisco il nesso tra avere qualche informazione sulla fobia e il cercare vie d'uscita.Messa così potrebbe sembrare che le risorse mentali siano così limitate che si fa una cosa o l'altra.
-Forse si riferisce all'altro sogno.Una vera e propria commedia degli equivoci.Otosclerosi presa per una forma di psicosi.Conosco gli errori sull'otosclerosi.In pratica un mio amico per probemi di udito si rivolge allo psichiatra che non solo sbaglia diagnosi ,scambia una prigione per l'ospedale.
Grazie.
Claila
P.S.
-La vita è una commedia per l'uomo pensante ed è una tragedia per l'uomo sensibile.-
ed io sono in bilico tra le due ipotesi.Chissà lei...

Lei ogni tanto, mi sembra, si

Lei ogni tanto, mi sembra, si mette come a 'duellare' con me, brandendo le parole e le domande come una spadaccina... Sta molto in guardia e cerca di dare delle stoccate...
Ho l'impressione che faccia così restando dentro la sua cella, contro chi arriva troppo vicino.
La vicinanza si è creata, momentaneamente, mi sembra, con alcuni sogni, in cui lei mostra una parte di sè scoperta, visibile, poi forse teme una eccessiva vicinanza e vien fuori la spadaccina che vuole ristabilire le distanze e rimettere le cose a posto, come devono stare, perchè nulla si veda e nulla cambi, gattopardianamente...

giochi

Spesso le sue intuizioni avevano un fondamento,queata volta proprio "non ci ha preso".Non uso le parole come spade(mi ricorda una frase forse di Hegel"le parole sono spade possono uccidere") tantomeno per dare stoccate.Uso le parole per tentare di capire.Sono come House qualsiasi cosa diventa un nuovo rompicapo,giocattolo da capire,osservare.Non sono brava quanto lui,ma per tentare di capire faccio domande,osservo.Non è è il tipico atteggiamento di chi studia,fa ricerca piuttosto quello dell'adulta per certi versi non ancora cresciuta.Anche alei ne ho fatte e pensi mi sono trattenuta per rispetto.
Siamo fuori sincrono.Qualche email fa c'era stata una certa vicinanza(uso il suo di termine,altrimenti sbaglio) quando in un suo recente link scriveva "che non ero in regola".Avevo risposto con una o due email in cui mi esponevo molto.In pratica scrivevo quale poteva essere stato il percorso che mi aveva condotta ad una certa situazione.Altro che temere una possibile vicinanza!Non solo lei si era avvicinato anch'io avevo fatto dei passi verso di lei.Ma evidentemente quel percorso,per lei,non era interessante o pertinente.Ci sono abituata.
Non ho rimesso le cose a posto,neppure messo distanze,avevo si che lei si avvicinasse.Ma,niente.
---Anche a lei piace il Principe Fabrizio?
Claila

chiosa

Davvero strano,lei,anche se lo mette in forma di dubbio,scrive che duello con lei e cerco di dare stoccate,e a quanto pare non mi riesce.Neanche nei periodi ipotetici mi riesce qualcosa,non è da tutti.Mentre la dottoressa dice che a volte mi comporto come i ragazzini quando sono tra di loro...forse ho un alter maschile.Personalità multipla,metto così ma ha cambiato nome.Bel disturbo per le casse disastrate dello Stato:una persona paga per due o più.

Qual è stato il link che per lei ha segnato l'attimo di maggior vicinanza?
-Secondo lei sono più indicativi gli incubi o i sogni?
C.

Può darsi che abbia usato un

Può darsi che abbia usato un paragone eccessivo, forse colpevolizzante...
ma è quello che dice Lei: "Siamo fuori sincrono. Qualche email fa c'era stata una certa vicinanza... Avevo risposto con una o due email in cui mi esponevo molto..."
Non ci si espone facilmente...
La 'vicinanza' è un'esperienza molto delicata, difficile da sopportare, distanza e temperatura sono difficili da dosare, troppo vicino c'è il rischio di bruciarsi, troppo lontano di congelarsi...
E' normale probabilmente oscillare fino a trovare un assetto sufficiente a permettere la comunicazione, almeno a tratti, senza bruciarla nè congelarla...

questione di....clima

Per cortesia può chiarire cosa intende con il rischio di bruciarsi a causa della vicinanza.
Personalmente trovo difficile da sopportare e da gestire quando credo che si sia creata una certa vicinanza e invece si scopre che è solo una illusione e può capitare di ricevere una doccia gelata in quanto non solo non c'era vicinanza,ma proprio l'opposto.Forse la sensazione può essere assimilata alle scale di alcuni sogni(anche nei sogni le scale sono delle variabili)quando cerco di poggiare i pisdi sul primo gradino in alto,ma la scala o si sposta o cambia forma.
A proposito di scale nei sogni erano comparse anche in uno dei rarissimi incubi.Non ero presente nel sogno-incubo
C'era una gradinata larga e lunga.Al bordo sinistro della scala lungo i gradini c'erano delle persone che assistevano ad una cerimonia con premiazione mentre sui gradini opposti c'erano le persone da premiare,uno per gradino.Un'alta autorità dava loro le medaglie.Quest'uomo autorevole era molto affaticarto e non stava bene,ma nessuno lo aiutava.Era giunto quasi agli ultimi gradini,quando si era sentito male ed era caduto all'indietro battendo con forza la testa sui gradini.Si era spaccata la testa e ho ancora presente il rumore delle ossa rotte.
Claila
P.S.
"chiamiamo esperienza la memoria di molte cose".
La frase non è mia,ma sottolinea il valore della memoria.Non avendo memoria è come se non avessi esperienza.

Con l'aiuto di Internet ho

Con l'aiuto di Internet ho visto che la citazione è di Hobbes, dal Leviatano... Bella.

Per parte mia uso molto il concetto di esperienza, particolarmente 'apprendere dall'esperienza' (espressione non mia, neppure questa, ma molto citata), che forse è spesso ostacolato da una quantità di impedimenti.

Interessante il sogno in cui 'le scale' non sono più estemporanee e anonime, ma collocate in un contesto particolare. Anche perchè lei non c'è nel sogno, ma vede tutta la scena e ne è inorridita, sembra, visto che lo chiama 'incubo'. Ma l'evento nel sogno riguarda un'altra persona, e non lei come nella sua fobia....
Forse potrebbe dire di più di questo sogno, che cosa le viene da pensare, ecc. Può rimandare a qualche esperienza passata?

Quanto al bruciarsi per la vicinanza, se l'oggetto è troppo caldo, ricorda un po' il destino delle farfalle intorno alle lampade, ma anche Icaro che si brucia le ali, ed 'esperienze' simili.
Chissà se la 'doccia gelata' che dice lei serviva appunto a evitare il pericolo di bruciarsi...
Come chi ha toccato il fuoco, poi esita molto a riavvicinarsi...
Mi viene in mente che si dice anche ' terreno che scotta', o 'fare terra bruciata', e altre espressioni ('argomento che scotta'): chissà che le 'scale' siano appunto qualcosa che 'scotta', una 'terra bruciata'. Il suo sogno potrebbe suggerirlo, forse...

scorie

Si apprende dall'esperienza,ma a volte lascia solo scorie nocive e prive di utilità perchè la memoria aveva ceduto o era stata costretta a cedere.

Del sogno noto alcune particolarità:-non sono io a cadere ma un'altra persona,di solito nei sogni cado solo io dalle scale mentre gli altri scendono benissimo;-il soggetto cade all'indietro mentre stava salendo e non perchè le scale avessero mutato forma o perchè scendeva di corsa,ma per un malore e perchè nessuno lo aiutava;-la caduta arriva sino al tonfo finale con il fracassarsi della testa.
Di nuovo la memoria che mostra lacune.Scale luogo pericoloso.Consapevolmente non ricordo(forse perchè troppo piccola o per lo spavento,mah!) questi episodi,ma me ne hanno parlato.Una persona a me cara aveva rischiato una caduta rovinosa dalle scale,forse aveva avuto un malore o un attimo di disperazione.L'altra occasione in cui le scale si erano mostrate pericolose era stata quando in un episodio di sonnambulismo ero rotolata giù dalle scale.Mia madre che non lo sapeva vedendomi in piedi a notte fonda,non sapendo che dormivo,mi chiese se mi sentivo male e ...
Questi avvenimenti sono certi,ci può essere qualche errore dovuto al tempo e alla chiave di lettura di chi li ricorda,ma l'impianto di base rimane solido.
Forse anche l'episodio xy può essere collegato alle scale.Questo può spiegare almeno in parte la paura di non riuscire a rialzarmi in seguito ad una caduta e il timore che oltre al danno fatto dalla caduta si aggiunga quello fatto da altri.Ma sono ipotesi.Se in passato provavo "ammirazione mista ad invidia per l'altro bambino coinvolto,perchè lui ricordava ed io no,ora non più perchè potevano essere coinvolti adulti a lui molto vicini.Il suo "ricordo"mostrava molte lacune.Neanche per lui deve essere stato semplice.
Osservazione- una cosa hanno in comune le scale e l'episodioxy in entambi i casi non ho le capacità per affrontarli o ritengo di non averne.
----------------
P.S.
-perchè non mi avevano aiutato a superare la paura?
-Il primo gradino quello più alto fa più paura e il primo gradino che spaventa non solo quello delle scale.
-Anche Edipo cercava di ricostruire il passato nonostante fosse stato sconsigliato.Ma lui credeva di fare la cosa giusta per il suo popolo.Edipo che cerca di impedire il decorso del destino voluto dalle divinità.Vittima sin dalla nascita,il padre che gli rovina i piedi per via di un oracoloNon solo lo voleva morto..E che dire delle figlie/sorelle di EDipo?
Forse non sempre sapere è la cosa più opportuna,non sempre si fanno le cose più opportune.

pezzi persi

Probabilmente del sogno/incubo non mi spaventavano nè le scale nè la caduta rovinosa,cruenta.Molto più probabile che la causa dello spavento sia stato il rumore sinistro della testa che si rompeva.Hanno uno strano effetto su di me i rumori forti,sinistri,come pure le voci alterate dalla rabbia,violente al limite dello scontro fisico.Eppure non vivo in un ambiente in cui ci si altera facilmente e questo neppure nel passato.Non è che sia spaventata è piuttosto come un flash-back senza immagini,fatto solo di sonoro e di ricordi fatti di violenza,ma che non hanno la forza per ripresentarsi in modo completo.Sono sensazioni automatiche,sconvolgenti,particolarmente vivide ed intense che lasciano senza fiato.Per fortuna durano poco.

Sembra che si sia avvicinata

Sembra che si sia avvicinata a un nucleo molto caldo...

Le incognite e le altre lettere delle espressioni matematiche, equazioni algebriche, ecc potrebbero aiutare a occuparsi dei vari elementi senza 'bruciarsi', come ferri per i tizzoni ardenti, senza doverli 'spegnere' per esaminarli...:
episodio xy , scale ( z ? ) , autorità, anziano, vaccillante che cade dalle scale , ( w? ) persona cara (f) lei sonnambula ( s ) altro bambino ( b ) madre ( c ) Edipo ( e ) divinità ( h ) padre ( p ) figlie, sorelle ( d ).
Gli elementi necessitano di segni operazionali, però ( + - x : radice, quadrato, integrale, ecc), perchè l'espressione abbia senso.
Forse Lei ha esposto molti elementi che occupano la sua mente, ma restano poco chiari i segni che li mettono in rapporto.
In alternativa possono essere tanti personaggi in dialogo continuo nella sua mente
o pianeti e altri corpi celesti in orbite diverse ma che si intersecano... Si sa che nell'astronomia il passato nel tempo equivale a più lontano nello spazio...

Non capisco questa frase:
-Il primo gradino quello più alto fa più paura e il primo gradino che spaventa non solo quello delle scale.

sofocle

Ho letto da poco l'Edipo re di Sofocle.Non molto tempo fa avevo letto un riassunto,ma non bastava per togliermi un dubbio:quale interpretazione rende meglio il messaggio della tragedia,quella di FReud o quella di Fromm?Personalmente propendo per quella di Fromm ovvero il contrasto generazionale.Ma l'Edipo re non è solo questo.In tutta la tragedia c'è uno strano modo di considerare i figli,meglio onorare la volontà degli dei e degli oracoli.Ma neanche questo esaurisce il messaggio dell'opera.Non so che effetto abbia fatto a lei la lettura della tragedia,a me ha rattristato,lasciata perplessa.

Usato le incognite xy per indicare un episodio proprio perchè è esso stesso un'incognita.Tuttavia ci sono elementi che dimostrano che il fatto è accaduto.Non mi baso solo sulla mia scarsa memoria,ma anche su altri elementi,tra cui il"bambino".Siccome le incognite sono molte non è possibile neanche metterle a sistema.Si potrebbe ricorrere all'insiemistica per vedere se si intersecano.Forse c'è il segno dell'intersezione tra mia madre e l'episodio xy.
Lo spazio che indica anche la vicinanza fisica...altro problema,meno sentito ora,ma adesso che ci penso che strana la coincidenza....

Errore di scrittura nella frase oscura,sbagliato nel mettere e congiunzione occorreva il punto.
Il primo gradino inteso come incipit,in fondo quando si iniziano nuove cose è come affrontare una scala.
-------------------

mente simile ad un trattore

Torno sempre sugli argomenti perchè non ho l'intelligenza intuitiva(una ferrari),ma ho un mezzo rozzo e pesante(il trattore).Ho preso in prestito il paragone da "mio fratello" che lo usava in altra circostanza.
Gli episodi,quanto ci accade nella vita,a prescidere dal segno,influenzano il resto dell'esistenza.Anche per lei aver fatto un certo tipo di studi ha influito sulla sua chiave di lettura degli avvenimenti e forse anche su altro.Aver letto certi aspetti della vita di Beethoven e non altri ha modicato in modo irreversibile un mio comportamento e aggiungo per fortuna.
Non occorre per sostenere questo essere degli esperti di storia.La vita delle persone sono delle storie in piccolo.
Tuttavia ritengo che sia ingiusto non ricordare o meglio ricordare solo alcuni automatismi,ammesso che per loro si possa usare la parola ricordo.Meglio sarebbe stato undistubo acuto subito che non queste mezze misure.Lo chiedo senza polemica o ironia,ha qualche idea di ciò che tento di scrivere?

La nostra vita è sicuramente

La nostra vita è sicuramente influenzata da una quantità di fattori variabili, fra cui le nostre esperienze. Gran parte di questi fattori non si possono conoscere, per la distanza nel tempo, nello spazio, o per l'inconoscibilità delle cose in sè, di cui forse possiamo osservare solo i 'fenomeni', seguendo Kant. Siamo sicuramente dei 'sistemi complessi' inseriti in reti complesse e variabili. La matematica recentemente(si fa per dire) si sta interessando della complessità, con gli 'sviluppi non lineari' , la teoria del caos, ecc, e anche la psicologia delle persone e dei gruppi è interessata a ciò.
Se potessimo, come nelle equazioni non lineari, vedere i punti di 'attrazione' , che ostacolano lo sviluppo, e intervenire in modo 'dosato' e 'mirato', forse potremmo aiutare a riprendere lo sviluppo dove un qualche granello, più o meno grande, si è infilato negli ingranaggi e li disturba o li blocca. Le cose di cui si occupa la tragedia di Edipo - riconosciute così magistralmente agli albori della civiltà greca - spesso costituiscono alcuni di questi granelli o sassi. Un po' come le pagliuzze e le travi in altri contesti culturali.
Credo che l'obiettivo di un lavoro terapeutico individuale debba essere non la ricostruzione storica , che può essere un lavoro conoscitivo importante ad altri livelli, come storia e aspetti della cultura ( anche se in questo periodo la 'scienza' medica e psicologica sembra orientata in senso più neopositivistico e biomeccanico), ma la liberazione degli ingranaggi dai granelli o dai sassi che li bloccano.

Eh! già

Facile dire di ingranaggi bloccati,quando non è la propria vita ad essere ridotta come unformaggo groviera.E che dire di stare nell'impossibilità di fare alcune cose,che sarebbero scontate in certe situazioni.Anche queste osservazioni sono ovvietà se non addirittura banalità.Non tornerò più sull'argomento.

-Le scienze sono fatte da persone e pertanto soggette ad errori e all'avidità.Un famoso economista sosteneva che quando uneconomista dava il suo parere bisognava chiedersi chi lo pagava.Stiamo attenti al colesterolo ci sono persino i farmaci e poi per trovare dei cibi senza "oli Vegetali" occorre leggere mille etichette.

-Ingranaggio bloccato?liberarlo per riprendere il movimento o la crescita.Per caso gia li ha osservati?

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