QUASI 20 MESI, NON PARLA E NON ASCOLTA

Egregio dottore,
mi rivolgo a lei perché ho bisogno di capire se il mio bambino può avere qualche problema o se sono semplicemente una mamma ansiosa e carica di aspettative. Il mio bimbo compirà 20 mesi tra circa dieci giorni. E’ nato alla 37ma settimana con cesareo perché mi era venuta una epatogestosi, ma aveva un Apgar inizilmente di 9, poi portato a 10, era in linea con il peso e con tutti i parametri in relazione alla sua età gestazionale.
Non sono riuscita ad allattarlo molto, fin da subito abbiamo usato anche il latte in polvere in aggiunta, e a 6 mesi ha proprio rifiutato il seno, probabilmente perché il latte era davvero poco. Ha camminato a 13 mesi e mezzo, ma gattonava già velocemente dai 7. La mia preoccupazione è legata al linguaggio e alla comprensione linguistica. Non dice niente. Dice “mamma” e “babba” una volta ogni tanto, ma non necessariamente in relazione al contesto. Se si sveglia nella notte non mi chiama, ma piange. Se ha fame indica lo sportello dei biscotti, se ha sete indica la bottiglia, se vuole che io faccia qualcosa me lo fa capire bene ma solo con i gesti. Se qualcosa non va come vuole lui si arrabbia, piange e si dimena buttandosi in terra. Cercando qua e là su internet, in relazione a questo tipo di comportamento ho trovato, ovviamente, riferimenti all’autismo; mi sono anche resa conto, però, che forse si abusa di questa diagnosi e ho cercato di essere obiettiva nell’osservare il comportamento di mio figlio. E mio figlio non è in un mondo tutto suo, no. E’ nel nostro mondo, in cui vive piuttosto a suo agio, però è come se lo osservasse più che parteciparvi. Ad esempio, prende il librino degli animali, indica l’animale e vuole che io gli faccia il verso, ma a farlo lui non ci pensa nemmeno lontanamente. E non ho risposta se gli chiedo di indicarli lui. Prende il telefonino, se lo porta all’orecchio e va in giro per la casa facendo finta di telefonare, anche con tanti versi, ma nonostante ci senta dire “pronto” mille volte al giorno, nessuno dei suoni che tira fuori è vagamente simile. Gioca con i giocattoli in maniera appropriata, preme i bottoni giusti per ascoltare le musichine o i versi degli animali, fa anche del gioco simbolico, perché l’altro giorno con il cucchiaio voleva dare da mangiare alla macchinina. Però non dice niente, e neanche esegue gli ordini che gli si danno. Se gli dico ”portami la macchinina” è come se parlassi con il muro. Se prendo un libro e gli dico “dov’è un certo personaggio?” non ho risposta. Piuttosto è lui ad indicare e ad aspettare che io gli dica il nome. Guarda molta televisione, forse, anche per mio errore, troppa. Ha spiccate preferenze tra i cartoni animati che segue con dedizione, ridendo quando vede situazioni buffe. Però se fuori casa vediamo qualche immagine dei personaggi e io gli chiedo: “chi è quello?” lui non ha reazioni. Se tento di leggergli una fiaba devo fare attenzione perché vuole subito prendere il libro e capita che strappi le pagine, senza ascoltare, almeno apparentemente, la mia lettura. E’ affettuoso e giocherellone, soprattutto con me, ma è anche piuttosto socievole con le altre persone, anche con chi non conosce bene. Quando incontra altri bimbi, purtroppo ora che è inverno abbastanza di rado, certe volte è indifferente, certe volte li abbraccia. E’ strano, perché secondo me lui ha una gran voglia di comunicare e ci riesce con i gesti e con i mugolii che spesso hanno una intonazione molto consona al significato. Non fa ciao ciao con la mano se non sporadicamente, quando gli va, o quando esce da una stanza e sembra dirmi: io vado di là. Se però gli dico di salutare con la mano i nonni o la tata non lo fa mai. Batte le mani contento se gli suono il flauto o, come l’altro giorno, alla fine di una puntata di cartoni che gli era piaciuta particolarmente. E’ possibile che ancora non capisca quando noi parliamo? Il pediatra, che è molto attendista al riguardo, dice di essere abbastanza sicuro che il bimbo ci senta bene. In effetti anch’io ho l’impressione che i rumori e i suoni li senta, però ho anche la sensazione che non ascolti quando parlo. Anche quando lo chiamiamo non si gira quasi mai, almeno in casa. Se qualcuno lo chiama fuori di solito invece si volta, anche se poi la reazione cambia a seconda dell’identità della persona.
Mio marito non vede tutti questi problemi, mi dice che bisogna solo aspettare, che il bimbo è molto intelligente. Io so, però, che lui lo dice anche perché ha paura che esca fuori un altro problema, legato a lui, che soffre dall’infanzia di un disturbo da tic nervosi di cui io stessa mi sono resa conto soltanto quando abbiamo iniziato a convivere, poiché fuori riesce a dominarsi molto bene. In casa però, soprattutto la sera o davanti alla tv, è come se si scaricasse e fa molti tic, soprattutto vocali (ultimamente ripete le parole mille volte, o l’ultima sillaba di una parola, o ripete quello che dicono in tv, soprattutto i nomi). Non so se possa essere una lieve Sindrome di Tourette, di sicuro è un problema che va oltre il semplice nervosismo perché in questi anni non ho mai visto fasi di remissione vera. A lui questa cosa non ha creato molti problemi visto che da fuori non si vedono, ma io ho una gran paura che il bambino possa essere influenzato, sia per predisposizione genetica, sia osservando il suo comportamento. Naturamente, da buon irresponsabile, si rifiuta di andare da un medico perché dice che non è un problema. Ma ne siamo sicuri? Ultimamente il bimbo, mentre cammina, tende a voltare la testa da una parte e per questo ha anche sbattuto più di una volta contro quello che aveva davanti. Beh, in questi momenti mi viene in mente il babbo…..
Aspetto con ansia un suo parere.
Di seguito troverà le risposte alla check list che è sul sito.
Grazie.

Primi mesi
allattamento: materno ……. artificiale ………
svezzamento a che età 6 MESI, ABBASTANZA FACILE
ritmo sonno veglia, orari SI ADDORMETA TARDISSIMO (MEZZANOTTE CIRCA) MA POI DORME TUTTA LA NOTTE
eventuali difficoltà..DIFFICOLTA’ AD ADDORMENTARSI LA SERA..
persone che lo accudivano IO (LAMAMMA) SONO RIENTRATA AL LAVORO QUANDO LUI AVEVA SEI MESI CON UN ORARIO RIDOTTO. ANCHE ADESSO CERCO DI LIMITARE LA MIA ASSENZA RIENTRANDO OGNI GIORNO NEL PRIMO POMERIGGIO
epoca successiva
alimentazione.MANGIA VOLENTIERI MA SOLO QUELLO CHE GLI PIACE (PANE, PASTA, CARNE, LATTE, BISCOTTI, OMOGENEIZZATI DI FRUTTA, YOGURT), RIFIUTA LA VERDURA E LA FRUTTA FRESCA, CHE GLI DO UGUALMENTE NASCONDENDOLA NEL RESTO DEL PASTO. E’ MOLTO GHIOTTO DI OGNI TIPO DI FORMAGGIO.
sonno SI ADDORMENTA A LETTO CON NOI, POI LO SPOSTO NEL SUO LETTINO. A VOLTE SI ADDORMENTA IN COLLO.
abitudini SOLO CIUCCIO, VERSO CUI HA UNA SORTA DI DIPENDENZA
sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età NON RICORDO, MA PRESTO, VERSO I 4 MESI
primi passi da solo.13 MESI
capacità motorie attuali ELEVATE, NON STA MAI FERMO. ULTIMAMENTE, FUORI, VUOLE ESSERE PRESO IN BRACCIO, PRIMA CAMMINAVA PIU’ VOLENTIERI
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età. PORTA ANCORA IL PANNOLINO. INUTILE CHIEDERGLI SE GLI SCAPPA…SEMBRA PROPRIO NON CAPIRE
interesse e curiosità verso le persone INTERESSATO E CURIOSO VERSO TUTTI, TRANNE QUALCHE ANTIPATIA
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi.CURIOSO
figure principali cui è attaccato GENITORI, NONNA MATERNA E NONNO PATERNO
reazioni alla separazione dai genitori PIANGE SOLO QUANDO VEDE ANDAR VIA LA MAMMA O IL BABBO SE LA MAMMA NON C’E’

comprensione delle cose e delle richieste SCARSA
comunicazione dei suoi bisogni e desideri MOLTO EFFICACE, MA SOLO CON GESTI E MEZZE SILLABE
sviluppo simbolico CREDO BUONO
linguaggio:
prime parole. MAMMA, BABBA…AZ PER DIRE GRAZIE…E BASTA!
due parole insieme NEANCHE PER SOGNO
uso del no e del sì FA NO CON LA TESTA IN MODO DECISO E CONSAPEVOLE, MA NON LO DICE
frase minima (verbo e sostantivo ).NO
interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo )USO APPROPRIATO, CI IMITA AL TELEFONO, AL COMPUTER E QUANDO CI VEDE FARE QUALCOSA DI NUOVO
disegno spontaneo SOLO RIGHE, MA GLI PIACE PARECCHIO, SOPRATTUTTO SU MURI E MOBILI!
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc
attenzione nelle varie attività e interessi: INTENSA MA BREVE
comportamento
PIUTTOSTO CAPRICCIOSO
adesione a regole, orari, limiti, GLI ORARI DEI PASTI, TUTTO IL RESTO NO
obbedienza agli adulti .POCA
reazione a divieti RABBIA (QUALCHE VOLTA REAZIONI IRONICHE,COME QUANDO LO RIMPROVERO PERCHE’ CAMMINA SCALZO E LUI SCAPPA RIDENDO)
capricci, bizze OGNI VOLTA CHE NON FACCIAMO QUELLO CHE VUOLE O CHE NON GLIELO FACCIAMO FARE
paure, fissazioni.NO, NON HA PAURA NEANCHE DEL BUIO
scolarizzazione
asilo nido NO
Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche...NO.....
Composizione familiare …GENITORI (FIGLIO UNICO)…………..
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) …NO………
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonnni, baby sitter, ecc)CON LA NONNA E LA BABY SITTER FINO A MEZZOGIORNO, POI SOLO CON LA NONNA FINO ALLE 14.30, ORA IN CUI ARRIVA LA MAMMA A CUI SI AGGIUNGE IL BABBO INTORNO ALLE 16.30.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' ecc .....).PUO’ DARSI UN PO’ TROPPO PERMISSIVE ...,
Eventi particolari, cambiamenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....NIENTE DI CUI LUI POSSA ESSERSI RESO CONTO (MORTO MIO PADRE, MA NON LO CONOSCEVA PERCHE’ ERA RICOVERATO IN ISTITUTO)
Visite mediche, ospedale, altro.NO
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)ESAME DELL’UDITO IN AMBULATORIO DAL PEDIATRA, ESITO POSITIVO
Altre osservazioni ……….

Il comportamento del bimbo

Il comportamento del bimbo certo non richiama i tic nervosi, e 20 mesi mi sembra veramente troppo presto per andare in ansia per il linguaggio, se il resto del comportamento è adeguato. Mi sa che il bimbo percepisce la sua ansia nelle sue domande e preferisce evitarle, mentre sente quelle degli altri e sente (e segue) la televisione.
Inoltre ci può essere un problema educativo, bisogna mettere limiti e regole chiare e decise. Orari ecc dovete deciderli voi, non lui, ma con giudizio. I 'no' devono essere pochi ma buoni, altrimenti lui non distingue fra cose importanti (non attraversare la strada, non toccare le prese elettriche, ecc) e quelle non importanti ( non camminare scalzo...). Altrimenti diventerà ingestibile, sia a casa che a scuola, se continua così.
Invece per mangiare e andare al gabinetto si può lasciare decidere a lui, salvo orari e modalità. Ma è ancora presto. Ovviamente della serie 'si mangia quello che c'è, altrimenti niente' (i bambini in Italia non muoiono di fame - checchè ne dicano, eventualmente, le nonne...).
Non è il linguaggio il problema, bensì adattarsi al mondo e riconoscere l'autorità degli adulti.
Cordialmente
drGBenedetti

comportamento del bimbo

No, infatti, non volevo dire che il bimbo ha tic nervosi perchè non è vero. Quella dei tic è solo una paura, ma lo so che il problema, semmai, si potrebbe presentare più avanti con gli anni. In realtò la cosa che in questo momento mi preoccupa di più è il fatto che sembri non capire quello che gli diciamo. Non lo fa solo con me, lo fa anche con i nonni e la baby sitter, che me l'ha anche detto (gli vorrei insegnare qualcosina, ma tanto non mi ascolta nemmeno...). Sul fatto delle regole cercherò di essere un po' più decisa, anche se alcune cose le ha capite (sa che non deve toccare le prese e se prende qualcosa che sa che non deve, tipo un coltello o un bicchiere, viene a portarmelo, quasi per farmi vedere che sta facendo una cosa proibita), su alcune altre non vuol cedere (il computer, il telefonino, ne è stregato e vuol toccarli per forza)e su queste cercherò di essere più severa. La sua risposta, comunque, mi rassicura. La ringrazio; nel caso ci siano sviluppi, se non le dispiace, la ricontatterò.

Più che non capire, può darsi

Più che non capire, può darsi che non ascolti, non presti attenzione. Quanto alle regole e ai no, è bene che non siano troppe. Meglio limitarsi alle cose fondamentali, e le altre cose 'proibite', meglio metterle fuori della sua portata, altrimenti è un 'no' continuo che non ha senso e cui non presta attenzione. Bisogna distinguere le cose importanti, per la sicurezza o per la sfera sociale (non invadere gli spazi atrui), da quelle meno importanti (oggetto e libri degli adulti che appunto è meglio mettere fuori portata piuttosto che pretendere che li rispetti...)

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