Ritardo del linguaggio e intolleranza alle regole

Ricevo: "Buongiorno Dottore,
le scrivo per avere qualche consiglio su mio figlio di due anni e mezzo. Da quando è nato è molto vivace e restio ad accettare qualsiasi regola (stare seduto,dare la mano quando si passeggia ecc...). Dice poche parole e non fa frasi.

Ha avuto uno sviluppo motorio nella media (camminava a dieci mesi ed è molto dotato fisicamente).
Da circa tre settimane frequenta la scuola materna e le maestre mi hanno sottolineato il suo comportamento diverso dagli altri (che peraltro avevo già notato): non sta seduto,salta sui tavoli,non ubbidisce...
Mi hanno inoltre detto che lo ritengono piu' piccolo degli altri e infine mi hanno chiesto "cosa ne pensa il pediatra di lui".
A casa è un bambino vivace ma mangia seduto e da un po', dopo varie insistenze, si lava le mani da solo, ed è in generale piu' ubbidiente.
Gli piacciono molto i libri,leggere le favole e giocare con le costruzioni.
E' inoltre un bambino molto dolce e sorridente,MAI VIOLENTO.
A questo punto non so piu' cosa pensare.
Lei consiglia un consulto da un neuropschiatra?
Ha qualche indicazione da darmi?
Grazie Mille!!!!

Il giorno 20 novembre 2010

Il giorno 20 novembre 2010 17:09, la signora ha scritto:

Buonasera Dottore.
Sono sempre io a parlarle di mio figlio.
Dopo varie sollecitazioni ho portato il bambino da una neuropschiatra e logopedista.
La loro diagnosi è stata:
"Ritardo settoriale nello sviluppo del linguaggio verbale che interessa principalmente la produzione .Presenta deficit comunicativo e di interazione sociale".

Inoltre mi hanno prescritto dei test specifici per confermare o meno un possibile autismo.

Inutile dirle che questa notizia mi ha distrutto ed ha avuto ripercussioni importanti sul mio stato psico fisico.
A questo punto avrei mille domande che cerco di riassumere
- da cosa mi posso accorgere se il bambino è autistico :ad esempio mi hanno detto che non risponde quando lo chiami, ma a volte lo fa,che ha stereotipia verbale dicendo sempre cos'è senza aspettare la risposta ma a volte lo fa..
-inoltre ,escludendo l'autismo,la diagnosi data comporta un ritardo mentale?Si pou' curare?Il bambino potra' avere una vita normale?

Grazie ancora e Saluti,

M

L'avevo preavvisata, che

L'avevo preavvisata, che avrebbero parlato di "iperattività o disturbi del linguaggio, o altro": ivi compreso anche l'autismo, evidentemente, non tanto perchè possa esserlo, ma perchè ormai gli addetti ai lavori, specie se non molto esperti, ne parlano sempre... quasi un epidemia, non di malattie effettive, ma di diagnosi alla moda...
Un bambino autistico essenzialmente è un bambino che sta in un altro mondo, quasi privo di contatto col nostro, che gli è incomprensibile, con cui rinuncia a comunicare per difendersi da qualsiasi disturbo rinchiudendosi nel suo. Non mi pare proprio il caso di vostro figlio, che, a quanto mi avevate scritto, mostrava segni di progressivo miglior adattamento accettazione delle regole dgeli adulti, ecc. E' vero che i bambini autistici hanno difficoltà di linguaggio, di comunicazione, di socializzazione e comportamenti atipici , stereotipati, cioè ripetitivi e idiosincrasici, cioè fini a sè stessi, incomprensibili agli altri, ma sono quadri eclatanti, evidenti, ben riconoscibili ad ochhi esperti. E non è vero il contrario, cioè non tutti - anzi quasi nessuno - i bambini con difficoltà di linguaggio, specie espressive, di comportamento e resistenza alle regole ambientali sono autistici...

Importante è seguire la sua evoluzione, facilitare i comportamenti più adeguati e limitare le pretese tiranniche, accettando che sono gli adulti che comandano... Ma il tutto con calma, con tempi tranquilli, senza drammi, ma con resistenza e solidità.
Ovviamente nei limiti che ha un consulto a distanza...

Cordialmente

drGBenedetti

La signora mi aggiorna:

La signora mi aggiorna: uonasera Dottore,
oggi abbiamo effettuato la seconda visita presso il Servizio sanitario locale e purtroppo hanno confermato la diagnosi di autismo.
Immaginerà che la mia famiglia ne è uscita distrutta e io sto cominciando a fare i conti con questa prospettiva che purtroppo mi accompagnerà per sempre e sto cercando di decidere come proseguire...cos'è la cosa migliore.
Vorremmo comunque avere ulteriori pareri e a questo riguardo le chiedo se lei visita privatamente ed è disponibile a un incontro.
Grazie ancora e Saluti,

Sono dispiaciuto, ma a vostra

Sono dispiaciuto, ma a vostra disposizione.

Potete trovare il mio recapito e le modalità della visita in 'contatti'. Oltre che rispondere alla vostra richiesta può essere anche l'occasione per informare i lettori interessati su una verifica clinica diretta del consulto finora solo 'virtuale'.

Cordialmente
dr GBenedetti

Gentile signore/a l'essere

Gentile signore/a
l'essere "molto vivace e restio ad
> accettare qualsiasi regola (stare seduto,dare la mano quando si passeggia
> ecc...)" non è una cosa che facilita l'inserimento in una comunità come l'asilo e poi la scuola. Per stare insieme agli altri bisogna sottostare a delle regole comuni, è la base della vita sociale.
A scuola se la dovranno vedere le insegnanti, ma è importante che i genitori a casa riprendano le redini in mano e cerchino di 'domare' il piccolo cavallino selvaggio. Come con i puledri, senza frustate o violenze, ma con pazienza e determinazione. Se ci riuscirete - come è nelle cose - eviterete tanti problemi futuri al bambino e a voi. L'essere troppo irruento e 'motorio' rallenta lo sviluppo del linguaggio, a volte. Cercate di frenare la sua irruenza, di evitare eccessive stimolazioni e farlo interessare a attività non eccitanti nè sfrenate.
Si può aspettare forse qualche mese e vedere se si adatta meglio alle regole scolastiche. Forse le maestre cercheranno di spingere per visite specialistiche, per 'iperattività' e 'disturbi del linguaggio' o altro. C'è una forte pressione, secondo me eccessiva e indebita, in questo momento per queste diagnosi, come potete leggere nelle altre risposte su questo argomento. Nei pèrossimi mesi potrete valutare il da farsi in base all'evoluzione del bambino e con il consiglio del suo pediatra.

Cordialmente,

dr GBenedetti

La signora mi scrive

La signora mi scrive ancora.
Buonasera Dottore,
approfitto della sua disponibilità per sottoporle un nuovo "problema" che mi hanno sottolineato le insegnanti di mio figlio.
Premetto che il bambino in questo mese è molto migliorato dal punto di vista del comportamento.
Con grossi sforzi da parte nostra ha cominciato a mettere a posto i suoi giochi, dare la mano e stare un po' piu' seduto.
Il problema che hanno portato alla mia attenzione in questi giorni è che il bambino non si riconosce in foto.
Quando gli sottopongono varie foto chiedendo di prendere la sua lui prende sempre quella di altri bambini.
Quando alla mattina lo accompagno all'asilo lui mi chiede il nome di tutti i bambini(segnando le foto sugli armadietti) ma quando arriva alla sua la "salta".
Se gli chiedo qual'è la sua foto non risponde.
Cosa devo fare?
Cosa mi consiglia?
Grazie Mille nuovamente.
Cordiali Saluti,

Gentile signora, non ci vedo

Gentile signora, non ci vedo niente di allarmante, in una cosa che dura da pochi giorni. Aspettiamo e vediamo come procede e se ci sono sviluppi.
Mi fa piacere che ci siano stati miglioramenti.
Cordialmente
drGBenedetti

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