nuovo aggiornamento su un ex sospetto spettro autistico

Caro dottore

le mando qualche aggiornamento (vedi precedente: http://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/665 ) sul nostro bimbo che ha visto nel suo studio di Firenze nel Maggio scorso(quasi un anno fa). Le chiedo scusa se ho aspettato tanto per aggiornarla. Ogni mese mi riprometto di fare un report ma tra una cosa e un'altra non sono ancora riuscita a inviarglielo.
Cercherò di riassumere i tempi e i passi che ha fatto il nostro pupetto.
Le anticipo prima di tutto che, siamo estasiati dai progressi che ha fatto nostro figlio e che, come sempre, la ringraziamo per averlo osservato con così tanta attenzione nel momento del bisogno. Siamo sempre più consapevoli (leggendo i suoi consulti) di quanto sia facile trovarsi intrappolati in diagnosi avventate, parole terrificanti, rimedi miracolosi, ma anche di questi specialisti spesso inutili e che l'unica cura è il tempo, l'amore, la determinazione e la pazienza... a volte anche l'accettazione... forse la cura più difficile ma anche la più efficace.

Nostro figlio (che ora ha 26 mesi) è indubbiamente uno di quelli strani, le tappe che riguardano il linguaggio e lo sviluppo cognitivo sono andate ben al di là delle tabelle, ma alla fine sono arrivate, è sbocciato sotto i nostri occhi increduli e affascinati! All'età di 22 mesi comincia a indicare e da lì in poi si sblocca la situazione. Comincia a frequentare il nido e comincia a interessarsi ai bimbi e alle attività di gruppo (ma con parsimonia... fa parte del suo carattere), da Natale ci chiama mamma e papà (cosa che prima non faceva) e notiamo una comprensione ottima del linguaggio che migliora di giorno in giorno.
Con calma il vocabolario si arricchisce, le parole sono in bambinese e spesso composte da due sillabe ripetute (cacca e bocca sono le sue preferite), ma si fa ben capire(con molta calma). Il suo sviluppo non è mai lineare ma ha dei picchi favolosi da un giorno all'altro e dei lunghi momenti piatti.
Allo scoccare dei 26 mesi comincia la fase del NO e anche qui ci accorgiamo di un grande passo avanti molto importante. Lui decide, si diverte a contrariarci, è un gioco che noi assecondiamo. In questi giorni credo che stia cominciando a fare SI con la testa, ci prova ma ancora gli riesce difficile.
Il vocabolario migliora lentamente ma da una settimana ci siamo resi conto che mette insieme due parole per spiegarsi (tipo, mamma bacqua, caa mamma, caa no, cacca mamma, mamma pappa... ecco siamo a questi livelli:)).
Abbiamo sempre pensato che avesse un certo senso dell'umorismo e adesso più che mai ha imparato a scherzare con noi (probabilemnte anche copiando gli scherzetti che gli facciamo) e si diverte tantissimo a tenere il gioco e a vedere che noi ce la ridiamo.
Per quanto riguarda la parte simbolica anche questa è sbocciata. Da da mangiare alle macchinine, fa finta di cucinare, di telefonare, fa parlare i pupazzetti (come facciamo io e suo padre).
Comincia a canticchiare ma proprio un accenno.

Nel complesso è un bambino meraviglioso, felice e sorridente, molto gestibile (per quanto questa età lo permette) e ragionevole, è diventato molto più affettuoso con me (una volta non lo era), mi cerca per prendere la medicina, per cambiare il pannolino, per la nanna, per le coccole (poche eh) o magari mi cerca solo perchè è un po' che non mi vede. Ha un carattere particolare, è molto emotivo e quindi si vergogna a dare baci (soprattutto a me e a mio marito) ma si vede che ci adora tantissimo e dè molto affezionato ai nonni. Con gli estranei e i nostri amici, ha delle preferenze ecclatanti, è molto curioso, alle volte si butta ma se viene approcciato con troppe lodi si ritrae intimidito/infastidito. Con i bimbi è curioso interagisce ma ora è tutto suo e sembra spesso frustrato.Quando viene contrariato ha iniziato a tirarsi i capelli, insegue il bimbo che gli ha preso il gioco tirandoseli e piagnucolando ma non l'ho mai visto alzare le mani... probabilmente sarà la prossima fase. In compenso esce dal nido pieno di morsi perchè prende i giochi agli altri bimbi.

Per quanto riguarda il movimento è, credo, un pochino indietro. Ancora non salta, in compenso corre, sale e scende le scale da solo, mangia con la forchetta e il cucchiaio, beve dal bicchiere, apre i barattoli con i tappi a vite (da pochissimo) si arrampica abbastanza bene e ha cominciato a ballare.

Ha avuto fasi di grande frustrazione e rabbia, difficoltà nel distacco con me e problemi con il cibo, ma sono sempre state fasi che piano piano sono andate sparendo o migliorando. Con il cibo abbiamo ancora problemi, sembra non fidarsi mai totalemente di quello che gli diamo, deve sempre controllare che non ci siano robe strane nel suo cibo. Sputa il boccone, esamina con le mani, mangia pezzi piccolissimi, è molto schizzinoso. Noi lo riprendiamo spesso per la sua condotta a tavola e, quando vuole farci piacere, ci fa vedere che mangia bene senza usare le mani, ne va molto fiero.
Il controllo sfinterico invece va alla grande, dichiara "CACCA", va in bagno, si prende il riduttore, lo mette sul water
e aspetta che lo tiri su e tutto questo da molti mesi con rarissimi e fugaci momenti di rifiuto. Per la pipì inizierò presto ma quando glie l'ho proposto qualche giorno fa, l'ho visto un po' spaventato.

Una domanda... diciamo che la nostra famiglia vive in un ambiente molto informatizzato. C sa distinguere le varie console per giocare ai videogame, le accende, accende il computer, sa fare login, usare i touch screen, chiamare la nonna e chiudere la conversazione. E molto attirato da tutto questo, ama guardare i cartoni animati e sembra seguirli con attenzione nella storia, capisce i momenti di suspance e quelli ridicoli. Poi ha anche molti giocattoli, adora i libri, la musica... diciamo che sembra affamato di stimoli (ma questo mi sembra normale). Secondo lei puo' essere stato questo a ritardare il suo sviluppo comunicativo? Un'amica (che fa il suo lavoro) mi ha fatto notare che il bambino è sovrastimolato da ogni angolo di casa nostra. Inoltre ha visto molti cartoni animati in inglese (baby einstein, Peppa pig, Baby tv on line) soprattutto da piccolo e mi sono accorta che ripete (a suo modo) le parole in inglese e che a volte ci è sembrato capire alcuni concetti primitivi in questa lingua.
Io ancora mi chiedo perchè ci sia stato questo periodo (lungo) di pausa nel suo sviluppo... forse perchè ho paura di aver innescato io in qualche modo questo meccanismo.
Spero di non essere stata troppo prolissa, la ringraziamo sempre per il suo prezioso supporto alle famiglie e ai bimbi! Abbiamo iscritto C alla materna per il prossimo anno ma ci siamo ripromessi di vedere come vanno le cose prima di mandarlo.

Un abbraccio da tutta la famiglia!!!
Elisabetta

PS: Le mando qualche foto per farle vedere quanto è cresciuto^^ eehh ste mamme!! Grazie ancora dottore, spero che si stia godendo la sua meritatissima libertà lavorativa e che questa esperienza della E-Therapy le stia portando tante soddisfazioni!!!

Grazie anche per le foto del

Grazie anche per le foto del vostro bel bambino, che mi hanno fatto veramente molto piacere. Sono contento per le buone notizie , le vostre parole mi confortano molto. E' importante avere notizie su come vanno le cose, per confermare o meno il nostro approccio.
Mi sembra che vi state godendo appieno questa fase del suo sviluppo e che avete grandi capacità di cogliere le cose importanti come ne avete avuto di sopportare i dubbi e le incertezze.
Non saprei riguardo alla sua domanda sull'ambiente informatizzato. Mi viene in mente che i bambini 'bilingui' hanno spesso un certo ritardo iniziale nel linguaggio, ma non saprei se la situazione sia stata minimamente simile. Credo che i bambini di oggi che si familiarizzano subito con i mezzi informatici avranno un futuro che non ci immaginiamo neanche, ora: come con le prime automobili, forse. Il mondo sarà sempre più piccolo... Mi sembra d'altronde che goda anche di un ambiente umano 'sufficientemente buono' (che per lo psicoanalista inglese Winnicott era quanto di meglio uno potesse augurarsi, molto più delle cose 'perfette') .
In bocca al lupo per le prossime fasi...

drGBenedetti

Nuovo aggiornamento

Caro dottor Benedetti,

la aggiorno un po' anch'io sullo sviluppo di C. che ora ha 32 mesi .
Siamo molto rilassati adesso, C. ancora è lontano dal parlare correttamente ma ha una buona comprensione e un suo idioma che usa per farsi capire esattamente come se fosse una lingua (tra l'altro parla in continuazione). Durante l'estate ha fatto un balzo in avanti lasciandoci stupiti: ora sa fare frasi di più parole che sembrano essere complesse anche se incomprensibili. Si perchè lui è uno di quei bambini che parlano in alieno infilando qua e là qualche parola che siamo riusciti a decodificare.
Così la mela diventa EBBE, il mare ABBA, grazie TAKIE,ancora ACCOLLLA, etc etc. Nemmeno l'ombra di un verbo ancora.
Conosce i numeri e "sa contare" (nella sua lingua), conosce tutte le vocali e parecchie consonanti che invece pronuncia bene, è incredibile l'interesse che ha per libri e la scrittura, fa lo spelling delle parole e ne riconosce alcune se le scrivo, gli animali si chiamano con i loro versi, conosce i segnali stradali (tutti) per i quali ha una passione smodata, i treni (TUTUUU), elicotteri (COTTO), macchine (Brrr),cartoni animati, computer (TOCCO), biciclette (KELèKELè) e i libri che "legge" e si fa leggere sempre volentieri (ora stiamo leggendo PIPPI calzelunghe).
Cercherò di essere veloce:)

E' un bambino con un carattere molto forte, affettuoso quando vuole, poco aggressivo, molto rumoroso , molto legato a noi genitori (che siamo presenti in egual misura), sa essere ragionevole e, nei casi in cui la ragione se ne va in vacanza, i suoi capricci durano per un tempo accettabile. NOn ha problemi a viaggiare o a essere sballottato, anzi, gli piaccino molto le novità!! Ha i suoi rituali e, quando si stufa, li modifica.
Siamo nel periodo del NO categorico, a volte provocatorio, a volte oppositivo, qualche sberla o spintone, giusto per capire dove puo' spingersi.
Con gli estranei puo' essere socievole e curioso ma solo quando vuole e con chi vuole. Il suo trend solito è da scorbutico e timido(lo è sempre stato), secondo me conta il fatto che è un bambino oggettivamente molto bello e le persone si incantano; anche se non è amichevole, riceve comunque attenzioni.
I bambini (BIBBI) gli piacciono tantissimo, i più grandi li segue, li imita e anche per quanto riguarda loro va a simpatie, il gioco è invece solitario.
Ha coscienza del sè: lui si chiama TETTè, e io sono MAMMA TETTè, mio marito PAPPà TETTè, si indica e proclama i suoi averi (e li difende).
Il gioco simbolico è presente, parla al telefono, fa parlare macchinine, giocattoli, qualsiasi cosa, molta imitazione.
Il pannolino lo abbiamo tolto, al nido, dove starà ancora quest'anno, va volentieri e senza problemi, il distacco è di solito sereno ma senza saluto (C. sembra non amare i convenevoli:)), lì mangia pure qualche verdura mentre a casa è sospettoso e noioso. Sto provando a insegnargli a vestirsi e spogliarsi ma siamo ancora in alto mare.

Questo è quanto:

Non sappiamo cosa aspettarci da questo suo modo di parlare. Noi, grosso modo, capiamo quello che vuole dirci ma le sue maestre non penso riescano a decifrarlo. In generale quando lui dice una cosa glie la ripetiamo corretta (tipo lui dice "ebbe" e noi "esatto, la MELAA") ma lui insiste sulla sua interpretazione, sembra una presa di posizione. Qualche volte lo abbiamo sentito ripetere (per sbaglio eh) alla perfezione parole che di solito non rientrano nella sua lingua.

Per il disegno e i giochi in cui lui deve fare qualcosa da solo invece non si butta. Mi sembra sia trattenuto nel "creare" (giocare) da solo, preferisce farlo fare a me o al papà partecipando anche lui, la stessa cosa succede con il pongo o le costruzioni. Potrebbe essere il nostro comportamento (molto giocoso e creativo) ad aver creato questa specie di mini tabù? Questo suo rifiuto categorico a creare qualcosa da solo mi sembra un ostacolo o m agari è semplicemente un pigrone!

Che dire.... grazie sempre di tutto! Noi seguiamo i suoi consulti con grande interesse ed empatia!! E' davvero triste che questo spauracchio degli interventi precoci su presunte anomalie dello sviluppo sia ormai arrivato ovunque. Il Giugno scorso, la pediatra del nido dove va C, mi ha scritto sul documento che lasciano alle mamme quando visitano i figli, che sarebbe stato opportuno valutare con la pediatra una visita neuropsichiatrica.Secondo la sua opinione (due parole scritte su un foglio) il bambino era troppo spaventato e intrattabile (la settimana prima era andato al pronto soccorso e quando vedeva un camice andava in crisi) , il linguaggio quasi assente e quindi ha pensato bene di fargli qualche domanda e bollarlo come "bambino con problemi" senza chiedere alle sue maestre che almeno lo conoscono e mi hanno sempre detto che era tutto ok.
Inutile dirle quanto ero arrabbiata (lo sono tutt'ora se ci penso)... lasciarmi uno stupido foglio con tre cavolate scritte senza spiegarmi bene il perchè, magari a 4 occhi ....ma che comportamento è questo? Menomale che con me e mio marito sfonda una porta aperta, noi siamo ben consapevoli di come girano queste cose visto che le abbiamo vissute. Certo non mi sarei aspettata che mi arrivasse un consiglio simile ora che C non sembrerebbe avere nessun problema a parte un ritardo sul linguaggio che a me non sembra patologico ma anzi in continuo divenire!
Magari altre persone si sarebbero subito messe in moto... ed ecco che nascono le tragedie...!! Famiglie devastate dal dubbio e figli messi 24 ore su 24 sotto la lente d'ingradimento!
Lei sta facendo un lavoro molto importante con i suoi consulti e sta aiutando tantissime persone in questo modo! Non finiremo mai di ringraziarla per questo!
un caro saluto da parte di tutta la famiglia
Elisabetta

PS:Le chiedo scusa per la lunghezza della mail, non credo di avere il dono della sintesi.

Dalla descrizione del bambino

Dalla descrizione del bambino sembra di poter confermare i progressi che sta facendo, e anche la grande simpatia e vivacità. Sembra un bambino intelligente e interessato, e anche il ritardo del linguaggio sembrerebbe non essere preoccupante e di poter attendere fiduciosi. Per il disegno è ancora presto, mentre non capisco bene cosa intende per "essere trattenuto per "creare" (giocare) da solo".
Nel complesso però tenga conto che a distanza non posso confermare pienamente le sue impressioni, di cui un po' mi insospettisce il suo tono 'euforico-combattivo', che a volte può deformare un po' la visione, ed essere quasi una reazione di 'negazione' di dubbi e paure. Apprezzo il suo appoggio nella mia 'causa' 'contro l'eccesso di psichiatrizzazione di variazioni normali dello sviluppo dei bambini, ma col singolo bambino bisogna andarci cauti, non peccare di eccessiva sicurezza, e le consiglierei di parlare con quella pediatra per capire meglio le sue valutazioni (anche se i modi sono stati poco opportuni), magari riportarle qui, e anche sentire le impressioni delle maestre al nido, fra un po'....
Spero di non averla delusa, ma un po' di prudenza è sempre opportuna.
Cordialmente
drGBenedetti

La ringrazio moltissimo

La ringrazio moltissimo dottore per la sua opinione, non si preoccupi non sono delusa, lei ha ragione a consigliare prudenza ma dopo il periodaccio che abbiamo passato non credo di vedere mio figlio attraverso un velo, semmai i miei occhi esaltano maggiormente le sue peculiarità accompagnandole senza drammatizzare. Per ora, più che problemi di carattere psichiatrico o patologico, mi sembrano noie di carattere sociale e questo mi ha tolto dalla pozzanghera nera del dubbio dove mi ero infilata.
Non ho incredibili progetti sul futuro di mio figlio se non quello di farlo crescere il meglio possibile, lo amo anche se è un po' strambo!
Le allego, per completezza, anche la mail che ha scritto in proposito mio marito (come vede lui è più bravo :P io sono un'emotiva ):

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Premetto che, dall'esterno, se avessi letto la mail di mia moglie sarei giunto alle sue stesse conclusioni.
Vorrei però fare alcune considerazioni di carattere generale, che siano magari utili come spunto di discussione e di riflessione per altri genitori.
L'episodio della pediatra del nido che, sbrigativamente, ha consigliato una visita neuropsichiatrica a nostro figlio non ci ha "colpito", come potrebbe sembrare, perché è andata a toccare le nostre paure sopite. Tutt'altro, la cosa ci ha toccato proprio perché siamo consapevoli che, forse, sarà con questo tipo di persone che un domani dovremo confrontarci, se il ritardo di nostro figlio comporterà dei problemi nel suo sviluppo. Del resto accettare un comportamento superficiale come questo significa legittimare, in parte, chi diagnostica disturbi dello spettro autistico in base al fatto che un bambino non indica, non saluta o non supera determinati test come ci si aspetta. Cioè senza guardare il quadro nel suo insieme ma soffermandosi solo sui particolari. E' questa leggerezza ed arroganza da parte della classe medica che genera paure e confusione nei genitori meno risoluti, meno in grado di approfondire (e di questi episodi è pieno internet). Certo che una visita neuropsichiatrica non la si nega a nessuno, ma darne indicazione dopo aver visto il bambino 2 minuti mi sembra eccessivo e le posso garantire che C non ha nessun comportamento così "evidente" da destare questo genere di preoccupazioni. In realtà, se devo essere sincero, è sembrata più una sorta di punizione: il bambino non parla, non si fa visitare, non obbedisce come gli altri, allora che vada dallo psichiatra! Un po' come quando alla visita di leva si mandava dallo psicologo chiunque uscisse leggermente dagli schemi nelle risposte ai test. Quindi, come le dicevo, "l'indignazione" nasce dal significato simbolico di quell'indicazione; cioè che un bambino con dei problemi debba essere per prima cosa inquadrato e indirizzato verso le istituzioni preposte, affinché possa in futuro diventare anche lui un perfetto cittadino omologato. Si potrebbe obiettare che l'indicazione è in buona fede e nasce, come qualsiasi accertamento diagnostico, perché il bambino ha dei sintomi che possono essere compatibili con una malattia. Ma quello che mi chiedo è: un bambino che gioca, ride, non si fa la cacca e la pipì addosso, che comunica a modo suo, che conosce i numeri e le lettere dell'alfabeto, che va felice al nido e sta in mezzo agli altri, che mangia autonomamente, che dorme la notte, che canta, che balla e, insomma, fa il bambino...ma che ha un evidente ritardo del linguaggio e, magari, con un carattere un tantino atipico (in molti dicono che è un genio, il che fa un po' ridere considerato che parla a stento...) un bambino come questo, dicevo, che tipo di patologia può avere? E soprattutto quale sarebbe la terapia? La logopedia? La psicomotricità? L'elettroshock? Mi perdoni ma questi approcci precoci (early intervention) mi lasciano un tantino scettico, soprattutto avendo avuto modo di consultare un'ampia documentazione relativa a svariati studi in cui si evidenzia (o da cui si può estrapolare) come l'efficacia di questo tipo di interventi sia, quantomeno, dubbia. Magari mio figlio è semplicemente scemo, ma c'è una cura per la scemenza? Oppure soffrirà di disturbo bipolare, oppure sarà uno schizofrenico o un depresso, chi lo sa. Lei pensa che si possa scongiurare una futura psicosi grazie a due ore a settimana di logopedia? (perdoni la mia ironia)
Questo interventismo sfegatato che viene sbandierato ovunque da tutte le istituzioni che si occupano dello sviluppo del bambino lo trovo un tantino sospetto. Troppi interessi e troppe bocche da sfamare ci sono in ballo per pensare che sia tutto a fin di bene. Vien da pensare che sia un po' come per il raffreddore: se lo curi passa in 7 giorni, se non lo curi in una settimana... eppure quante decine di miliardi di euro all'anno vengono consumati per dei prodotti che, nella migliore delle ipotesi, sono solo sintomatici?
Per concludere, e mi scuso per la lunghezza, noi siamo assolutamente consapevoli che il ritardo del linguaggio di nostro figlio potrebbe essere foriero di problemi che lo accompagneranno magari per tutta la vita. E la prudenza che lei consiglia è sacrosanta. Ma non dovrebbe, questa prudenza, essere insita in ogni genitore, anche tra quelli con i figli completamente "normali"?
La ringrazio infinitamente per il tempo che dedica alla divulgazione del suo sapere e della sua esperienza.

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Riprendo io: seguirò il suo consiglio e chiederò un colloquio con la pediatra del nido (adesso che è passato un po' di tempo penso di poterle parlare senza arrabbiarmi...almeno non subito).

La pediatra di C. che lo ha visto più volte, non mi ha mai fatto notare nulla anzi, lo ha visto cambiare e relazionarsi anche a lei e, sulla sua paura del camice non l'ho vista scandalizzarsi.
Le maestre dell'asilo mi hanno detto che è un bambino tranquillo, timido e che ha fatto moltissimi progressi da quando è lì sia nella relazione con i bambini che con loro.
Insomma, tutti dicono di non vedere nessun problema vistoso se non un bambino un po' più indietro degli altri per quanto riguarda il linguaggio.
Comunque farò un check mensile e le riporterò sicuramente le loro impressioni.

Per quanto riguarda invece il gioco cercherò di spiegarmi meglio, anche se è difficile.
C. cerca sempre la nostra assistenza, il nostro appoggio come se lui volesse essere spettatore a teatro. Preferisce che siamo io e mio marito a giocare e se ci rifiutiamo lui molla tutto e cerca cose più passive con cui intrattenersi (gli ho nascosto tutti i giochi musicali con tastini ) . Quando si tratta di mettersi in gioco, di "creare", "costruire" qualcosa, mi sembra che sia intimidito. Così la pista del treno glie la monto io, il supermercato con i duplo glie la creo io, io paciugo con il didò, la casetta per gli animalini me la invento io, i disegni li faccio io e lui sta a guardare. Partecipa però siamo noi che dobbiamo reggere il gioco ... certo, molto probabilmente, è così perchè lo abbiamo abituato noi!
Grazie dottore, un caro saluto da tutti noi.
...

Sono in gran parte d'accordo

Sono in gran parte d'accordo con voi sulle linee generali, ma sono sempre molto prudente quando vedo dei genitori molto 'caricati' nelle proteste. Il rischio è che la protesta e la rabbia, pur legittime, possano però mascherare preoccupazioni e paure che è meglio affrontare direttamente.
Il modo di giocare descritto di solitonon mi entusiasma molto, per così dire, e spesso cerco di dissuadere un eccessivo interventismo dei genitori nel gioco. Però non avendo ben presente l'evoluzione di questo aspetto non è detto che debba essere una cosa negativa. Può essere un momento di passaggio positivo, ma forse bisogna saperne un po' di più... Pur con gli aggiornamenti che mi avete dato non mi sento di pronunciarmi di più.
Cordialmente
drGBenedetti

Grazie dottore, comprendiamo

Grazie dottore, comprendiamo la sua posizione riguardo al nostro atteggiamento.

Per quanto riguarda gli aggiornamenti dal nido sono arrivati giusto ieri. La pedagogista del nido (che avevo già visto a Maggio) mi ha detto di essere molto contenta e stupita del cambiamento che ha fatto C in questi mesi. Ha detto che lo ha visto sbocciato, più protagonista, più esplorativo, aperto e soprattutto comunicativo benchè usi una lingua tutta sua. Per quanto riguarda la comunicazione ha detto che secondo lei potrebbe essere un bambino che immagazzina tutti gli stimoli per poi fare il salto solo quando si sente sicuro. Io ho confermato che questo aspetto potrebbe essere in linea con il suo carattere. E' rimasta molto stupita anche dall'abbandono del pannolino e da come lui sembra andarne fiero.
Inutile dirle di quanto mi abbia fatto piacere questa chiaccherata.

Per il gioco anche io ho avuto il sospetto di aver messo troppo il becco nel suo giocare. Il fatto è che, per come stavano le cose solo un anno fa in cui C sembrava essere chiuso nel suo mondo, abbiamo deciso di accompagnarlo nel gioco cercando di stimolarlo ma soprattutto di stimolare la comunicazione con noi che ai tempi era scarsa e preoccupante. Poi, con il tempo, questo "teatro" è diventato un piacevole momento al quale non ha mai voluto rinunciare ma, ora che è grande, sto pian piano cercando di interferire sempre meno. Lui in realtà sta cambiando anche in questo senso e pare che al nido sia molto più indipendente di quanto non lo sia a casa (anche nel disegno).

Grazie ancora di tutto, la aggiornerò ancora quando ci saranno sviluppi significativi nel liguaggio.
Buon lavoro

Con le ulteriori informazioni

Con le ulteriori informazioni che dà credo che il suo/vostro intervento nel gioco sia stato molto utile per 'richiamarlo' fuori dal mondo dove rischiava di rinchiudersi.
Sono ovviamente molto positive le osservazioni della pedagogista che confermano le vostre, sul risveglio del bambino.
Mi sembra quindi che siete sulla buona strada.
Resto in attesa dei prossimi aggiornamenti.

Cordialmente
drGBenedetti

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