Bimbo 20 mesi cambiamento carattere

Buongiorno dottore.

Mi sono appena iscritta al blog e ho delle perplessità su alcuni comportamenti di mio figlio che cercherò di esporre nel modo più breve e chiaro possibile.

Samuele ha 20 mesi. E' nato con parto naturale alla 38esima settimana, indotto per colestasi mia. Parto molto lungo (18 ore), ma alla fine di successo. Ho allattato fino a 10 mesi e a 6 ho iniziato lo svezzamento. Non è mai stato un gran dormiglione. I primi mesi l'ho allattato molto di frequente, ogni ora/ora e mezza, perché ha sofferto di coliche gassose fino a circa 8 mesi e l'unico rimedio (così sembrava a me almeno) era appunto attaccarlo al seno.
Frequenta il nido dalle 9 alle 17 da quando ha 11 mesi. L'inserimento è andato molto bene, con un distacco con pianti nella norma e comunque a detta delle educatrici abbastanza brevi. E' sempre andato al nido molto molto volentieri, salutandomi con la manina quando lo porto al mattino e correndomi incontro felice al ritiro. Cammina da quando ha 11 mesi.
Dice poche parole (mamma, papà, pappa, nonno, nonna, acqua, ma pronunciata "apua", e cracker), ma sembra capire tutto quello che gli diciamo perché fa ciò che gli chiediamo e reagisce consequenzialmente alle nostre affermazioni. Fa i versi di diversi animali (mucca, leone, gatto), adora gli animali, si siede vicino a tutti i cani che incontra e li accarezza molto delicatamente. E' un bambino piuttosto socievole che ama fare scherzi (cucù, fa finta di imboccarti e poi vira su se stesso ridendo, fa vedere la pancia alzandosi il body piano e poi ride da matti, se gli diciamo i nomi delle parti del corpo li indica e li tocca anche sulla persona davanti a lui).
Come tutti i bimbi della sua età non è ancora in grado di socializzare con altri bambini nel vero senso della parola. Però spesso offre i suoi giochi o se li ruba ad altri bambini, quando lo incito a ridare il gioco lo riconsegna e batte le mani guardandomi (lo facciamo anche noi con lui dicendogli "Bravo!" quando si comporta bene). Adora fare il bagno nella vasca e adora l'acqua in generale, anche se non gli piace essere lavato. Vuole giocare e non uscirebbe mai. Sta molto con la nonna materna e la chiama da solo usando il mio cellulare perché riconosce l'immagine che le ho attribuito, così come fa con il papà e la nonna materna. Dorme abbastanza la notte (non è mai stato un gran dormiglione), con 1-2 risvegli per ciuccio/acqua. Da qualche mese abbiamo cambiato casa e ha finalmente la sua cameretta (prima dormiva in camera con noi) e dorme volentieri nel suo letto senza sbarre. Per diversi mesi ha dormito nel nostro letto, ma senza di noi (dormivamo sul divano letto) perché scavalcava dal lettino con le sbarre e non avendo lo spazio per aggiungere un lettino abbiamo optato per questa soluzione. Al momento non viene più nel nostro letto se non al mattino quando si sveglia: scende dal suo letto, fa le scale (3 gradini) e viene da noi. Dormicchiamo o giochiamo ancora una mezz'ora nel lettone e poi ci alziamo.

Ora, gli aspetti che mi premono. Premetto che il mio compagno ha altri due figli gemelli da un matrimonio precedente, di 3 anni appena compiuti. Samuele e io li frequentiamo da poco, meno di 1 anno. L'inserimento è stato molto delicato per tutelare i due bambini (Samuele era ancora piccolo al tempo e abbiamo pensato fosse meno "suscettibile" all'incontro). Quando diciamo a Samuele che passeremo la giornata assieme a Pietro e Margherita, si chiamano così, impazzisce di gioia. Batte le mani e va a prendere le chiavi per uscire. Il mio compagno li vede tutti i weekend, con o senza me e spesso con Samuele, ma senza di lui almeno una volta al mese per dare loro l'esclusività che manca nella quotidianità. Da qualche tempo però (circa 2 settimane) Samuele è diventato morbosamente attaccato al papà. Domenica scorsa c'è stata la festa di compleanno dei gemelli. Lui è andato con il papà e il mio compagno non ha potuta passare un solo minuto senza averlo in braccio. Voleva interagire con le persone, ma solo in braccio al papà. E' stata una giornata davvero NO dai racconti. Tornato a casa non mi ha salutata, non ha voluto venirmi in braccio, mi cacciava dandomi sberle e gettando ciuccio e oggetti in giro. Voleva solo il papà, che ha deciso assieme a me di non prenderlo più in braccio per quel momento per cercare di capire se fosse solo un capriccio.
Con me non è così. A volte mi chiede di salire in braccio. Lo prendo ogni tanto, altre volte gli offro la mano per camminare assieme (sono al 5 mese di gravidanza) e me la da senza problemi. L'attaccamento morboso improvviso lo vedo solo con il papà.
Ultimamente è anche difficile portarlo al nido. Al mattino non vuole prepararsi. Si mette a giocare con i suoi giochi ed è evidente che preferirebbe rimanere a casa. Pian piano, un po' giocando e un po' con fermezza riusciamo a vestirlo. Una volta all'asilo, mentre prima entrava sorridendo, ora vuole salirmi in braccio e da due giorni piange quando si stacca. Le educatrici non mi dicono nulla, quindi immagino la cosa finisca lì.
Quando esce alle 17 è sempre sorridente e contento. Andiamo al parco o dalla nonna e a volte, se io devo lavorare fino a tardi, va’ a prenderlo la tata con cui si trova molto bene, e lo riporta alle 19.
Ultimo, ma non per importanza, a volte è un po' manesco: ci caccia con schiaffi e lanciando oggetti. Lancia i suoi giochi anche mentre gioca e sembra osservarne il movimento. Poi li raccoglie e li rilancia da un'altra altezza o angolazione. Se gli chiedo di smettere con fermezza dopo 2-3 volte lo fa, altre volte si arrabbia. A volte, dal nulla, si arrabbia e si butta per terra disperato (in realtà piange senza lacrime). Sembra che voglia dirci qualcosa, ma non parlando ancora noi a volte non capiamo e si arrabbia. Proviamo a offrirgli diverse cose, se si lascia prendere in braccio lo portiamo in giro per farci indicare quello che vuole, ma a volte sembra non saperlo neanche lui. Mi preoccupano questi scatti di nervosismo in cui perde totalmente il controllo e un paio di volte, dopo che stufi abbiamo deciso di ignorarlo, ha pianto per terra per quasi un'ora.
Sta crescendo, e tanto, e non so se questi cambi repentini di umore e di comportamento devono preoccuparmi o se fanno parte dell'iter di crescita normale. Inoltre non capisco se stia cambiando atteggiamento verso il papà (attaccamento eccessivo) per qualcosa di legato alla presenza dei fratelli. Sembra insicuro della sua presenza. Il mio compagno torna a casa verso le 20/20.30 e fino all'ora della nanna intorno alle 22 sta sempre con lui a giocare o a guardare l'unico cartone animato che gli piace (di cui imita i balletti e ormai prevede alcune scene).

La ringrazio per tutti gli spunti che potrà fornirmi e resto a disposizione nel caso in cui avesse bisogno di maggiori informazioni.

Cordiali saluti

Beh, mi sembra che il bimbo

Beh, mi sembra che il bimbo abbia realizzato quasi contemporaneamente che una parte del papà è occupata da altri due bambini, e che la mamma è 'occupata', e ormai si vede, da un fratellino che ha preso possesso del suo corpo e indotto certi cambiamenti nel suo (della mamma) modo di fare. Non c'è da meravigliarsi se teme che dei pericolosi rivali gli portino via le persone che ama di più, e se reagisce nei modi che può, cercando di difendere o di riprendersi il suo territorio.
Se non fate errori troppo grossi nel 'tenere la strada' senza uscire nè da una parte nè dall'altra, penso che un po' alla volta si rassicurerà e che supererà questo momento.
Cordiali saluti, in bocca al lupo e congratulazioni...
drGBenedetti

Grazie dottore

Gentile dottore

grazie della velocissima risposta.

Non pensavo che a 20 mesi un bimbo potesse già percepire l'arrivo di un fratellino (o sorellina, in questo caso) e in realtà, neanche che facesse troppo "caso" alla presenza degli altri due fratelli in quanto "rivali", anche se non vorrei usare questa parola. Forse un bambino di questa età percepisce molto pi di quello che pensiamo, o vorremmo percepisse.
Gli errori purtroppo sono sempre dietro l'angolo... Lui è ancora comunque piccolino e quando cerca le mie braccia o quelle del papà gliele concediamo, fino a un certo punto, ma chiaramente è molto dura dirgli di no quando le cerca anche in presenza di altri o dei fratellini. Perché piange e si dispera e la cosa influisce anche sul comportamento degli altri due, che iniziano a cercare più contatto anche loro con il papà o addirittura a volte "regrediscono" chiedendo di mangiare sul seggiolone (ormai non lo fa più neanche Samuele che mangia sulla sedia) o di essere imboccati (idem come sopra).

Insomma, non è né sarà facile e il limite pericoloso da valicare è così labile. Cosa concedere e cosa no? Quando non concederlo e come farlo capire a un bimbo di 20 mesi che per molti aspetti dipende ancora da te? Lei ritiene che queste crisi di rabbia in cui scaglia oggetti e ci allontana picchiandoci siano in realtà un modo per chiamarci? Poi però quando cerchiamo di calmarlo coccolandolo spesso non vuole essere toccato. E' giusto ignorarlo o è già in grado di capire una spiegazione che possiamo fornirgli per le varie situazioni che succedono? Insomma, è ancora un bebè o è già un bambino, anche se non parla? Finora ci siamo sempre occupati e preoccupati solo di essere delicati nei confronti dei gemelli, più "sfortunati" perché senza papà costantemente, mentre Samuele vive con una famiglia fatta da mamma e papà che lo adorano e non dovrebbe avere scompensi diversi da quelli normali della vita quotidiana. Invece ora inizio a pensare che ognuno a modo suo elabora il suo di "lutto", che sia una lontananza prolungata dal papà o una condivisione.

La ringrazio ancora per il supporto

Cordialmente

Beh, un manuale di istruzioni

Un manuale di istruzioni per l'uso non c'è, e il buon senso e l'istinto ( e un'osservazione senza pregiudizi) dovrebbero guidare più che le regole psicologiche e educative alla moda. Comunque non sono le parole a rassicurare, ma l'esperienza e il vedere che il timone della barca è saldamente in mano ai piloti.
Comunque il mondo non può essere perfetto e crescere vuol dire imparare ad affrontare le difficoltà, essenzialmente, meglio se in modo graduale e non traumatico, ovviamente.
In bocca al lupo

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