E' da un po che non scrivo qui... vi aggiorno

E' passato ormai quasi un anno. Il mio bambino ha fatto enormi progressi, ma siamo ancora senza una diagnosi. Il bambino oggi ha 3 anni appena compiuti. E' presente nelle nostre vite in ogni momento, ci cerca ci chiama, vuole giocare con noi, ci chiede aiuto quando non riesce in qualcosa, vuole aìche assistiamo alle cose che fa, e ci coinvolge nelle sue curiosita', si siede a tavola con noi mangia da solo, qualche volta chiede di andare in bagno ma non sempre purtroppo, va all'asilo senza piangere. Ha ache iniziato a parlare, ed il problema e' qui. Il 90% delel parole le pronuncia molto male, a volte si fa fatica a capire cosa vuole dire, riesce a comporre solo frasi estremamanete elementari (dove sei, vieni qui, goglio questo, voglio quello, voglio acqua, mi hai fatto male e poco altro) Quando gli parli e gli chiedi qualcosa spesso non capisce cosa gli dici, capisce solo se nella frase ci sono quelle parole che riesce in qualche modo a pronunciare! Va meglio se invece accompagni la richiesta con i gesti. In poche parole un vero "dialogo" con lui non c'e' nonostante sono diversi mesi che fa logopedia. Lunedi' verra' ricoverato al Salesi di Ancona, in modo da fare tutti gli esami strumentali che fino ad oggi non ha mai fatto. Il mio pediatra continua a sospettare in un problema dell'udito che non ha nulla a che vedere con un problema di tipo mentale.
Vi aggiornero' nuovamente. Io incrocio le dita intanto....

La ringrazio per

La ringrazio per l'aggiornamento.
Le chiederei: perchè ci vuole una 'diagnosi'? Chi ha detto che ha una 'malattia'?
Da quello che dice mi sembra di poter riconfermare la mia impressione iniziale: "Niente di quello che scrive evoca patologie particolari, come l'autismo o altro. Sembra solo un bambino con un modico ritardo del linguaggio." Che non è una malattia ma una variazione delle norma. Le difficoltà di pronuncia sono frequenti in questi casi e passano al 90 % entro i sei anni senza bisogno di alcun intervento. Se in prima elementare c'è ancora qualche 'dislalia' (difficoltà di pronuncia, dette oggi pomposamente 'difficoltà fonetiche-fonologiche') un breve trattamento logopedico - con l'accordo del bambino o su sua richiesta - risolve rapidemente le residue difficoltà.
C'è ancora tempo di maturazione spontanea. Per ora non c'è indicazione per fare alcun esame, a mio avviso, per quanto valutabile a distanza. L'esame dell'udito non dovrebbe richiedere un'ospedalizzazione, così come al limite l'elettroencefalogramma nel sonno, utile per escludere una forma di regressione linguistica di natura epilettica (sindrome di Landau Kleffner), che però ha caratteristiche diverse, cioè di regressione di un linguaggio già più o meno acquisito.
Cordialmente
drGBenedetti

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