Biological Psychiatry, una pubblicazione online di Elsevier, riporta i risultati di una ricerca sugli effetti, sull'attività bioelettrica cerebrale di bambini iperattivi, della somministrazione di farmaci stimolanti e di metodi educativi (premi e punizioni): "sorprendentemente, dice una frase, la risposta bioelettrica si normalizza, o quasi, anche con i metodi educativi, anche se, dice meno che con le medicine...

"(We found that brain electrical activity in children with ADHD when attending to the task and restraining impulsive responses differed from a comparison group of children without ADHD, but became more similar when they took stimulant medication. Intriguingly, rewards and penalties given to improve task performance also changed brain activity, and did so in both children with ADHD and in the control group, although these motivational effects were much smaller than those associated with medication.”) Vedi fonte.

Metodi educativi e farmaci manifestano entrambi effetti a livello dell'attività cerebrale. Che fattori diversi influenzino l'attività cerebrale non sembra una grande nè nuova scoperta , ad esempio uno stato cerebrale come il sonno può essere indotto sia dalla stanchezza che da certi farmaci, stessa cosa l'eccitazione. Ovviamente ad ogni 'comportamento' visibile all'esterno corrisponde un'attività cerebrale che può essere osservata con varie tecniche (per immagini o neurofisiologiche). Bene che i ricercatori 'si sorprendano' a volte scoprendo l'acqua calda...

Comunque, per gli aspetti pratici, visto che si possono raggiungere risultati simili con mezzi diversi, si possono almeno scegliere quelli meno pericolosi e con meno effetti collaterali. Una notizia positiva per tutti i bambini iperattivi sottoposti a trattamenti farmacologici spesso prolungati e sicuramente pericolosi, talvolta molto gravemente. Vale la pena investire (in tutti i sensi) sui metodi educativi e relazionali.